L’azienda trentina ha chiuso il 2013 con cifre in controtendenza rispetto al mercato. Merito della presenza internazionale e dell'attenzione alla ricerca.
Non sono troppo numerosi gli esempi di aziende italiane con un significativo presidio territoriale e di mercato anche al di fuori dei confini nazionali. Spicca il caso di
Wildix, realtà nata nel 2005 con
sede centrale a Trento, ma una vocazione internazionale che si è concretizzata fin dai primi tempi, con l’apertura di un
centro di ricerca a Odessa, in Ucraina.
Otto anni di attività hanno portato la società, nata come specialista di
soluzioni VoIp e di
unified communication, a rafforzare la propria connotazione multinazionale, tant’è che nel solo 2013 sono stati aperti nuovi canali in Germania, Svizzera ed Europa dell’Est. Anche grazie a questa componente, il 2013 si è chiuso con il raddoppio del fatturato e un incremento del numero di partner internazionali. I principali risultati raggiunti da Wildix vengono riassunti, nel sottostante contributo video, da
Stefano Osler, amministratore delegato della società.
Sui
partner si fonda una componente essenziale del business di Wildix e ne è testimonianza anche il recente varo di una
Academy, che nasce con l’intento di supportare i partner con un programma di corsi non solo tecnologici, ma anche commerciali e di marketing. L’iniziativa rientra nel potenziamento di tutta l’attività formativa, con la creazione di una business unit dedicata e guidata da Moreno Perticaroli.
L’azienda trentina ha in cantiere anche diverse novità tecnologiche per il 2014. Da poco, infatti, è stata rilasciata la versione 3.40 di
Wms (Wildix Management System), sistema unificato di gestione degli apparati Pbx, VoIp e media gateway, che semplifica ulteriormente le funzioni di amministrazione, eliminando la necessità di applicare specifiche configurazioni a router o firewall e consentendo di generare le chiamate con un click sul numero telefonico reperito su un sito Web o in una e-mail.
Fra le altre evoluzioni in vista, si segnalano ampliamenti per la piattaforma
Kite, che integra unified communication con la tecnologia
Web Rtc (Real Time Communication) e la tecnologia
Overlay, destinata a potenziare il raggio di copertura delle reti Wi-Fi aziendali, Ancora Osler commenta queste novità.
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