CISO e CIO possono oggi testare a costi contenuti i loro piani di Cyber Recovery on-demand e organizzare il ripristino rapido in una cleanroom in cloud
Si apre un nuovo capitolo nella tecnologia delle cleanroom grazie a Commvault. Grazie alla nuova offerta Commvault Cloud Cleanroom Recovery, l’azienda sta trasformando l’aspetto del ripristino nello scenario attuale: come le aziende possono recuperare in modo sicuro e protetto una copia pulita dei propri dati dopo un cyberattacco; dove possono recuperare i dati, introducendo il ripristino in cleanroom on-demand in cloud; quali aziende possono accedere alla cleanroom: non solo quelle molto grandi, ma realtà di ogni dimensione; quando possono essere eseguiti i test di ripristino, anche mensilmente, in modo che i CISO possano affermare con certezza di poter effettuare un ripristino pulito.
Come noto, una cleanroom è un ambiente di ripristino isolato che viene spesso utilizzato per scenari di cyber recovery in sicurezza. Tuttavia, quelle tradizionali sono spesso dispendiose in termini di risorse e richiedono alle aziende di mantenere ambienti duplicati per ogni applicazione critica su ogni server e in ogni sede, cosa che molte organizzazioni non possono permettersi.
Inoltre, numerose imprese non hanno tempo, denaro o personale necessario per testare tutte le interdipendenze tra questi ambienti ibridi, per avere la certezza di poter ripristinare in caso di attacco. Se riescono a effettuare un test e questo fallisce, spesso non hanno le risorse per ripeterlo, lasciandole impreparate, vulnerabili e alla mercé dei malintenzionati. Commvault risolve questi problemi.
Dato che la cleanroom viene ospitata in cloud, quando i malintenzionati colpiscono, Cleanroom Recovery può orchestrare il ripristino in una posizione pulita e isolata in Microsoft Azure. I clienti possono effettuare questa operazione su richiesta e pagarla solo quando viene effettivamente utilizzata. Inoltre, Cleanroom Recovery offre la possibilità di effettuare test rapidamente e regolarmente e, se necessario, di mettere alla prova nuovamente i piani di cyber recovery con facilità su tutta l’infrastruttura IT.
Infine, con Cleanroom Recovery, i clienti beneficiano anche della piattaforma Commvault Cloud, alimentata da Metallic AI, che consente ai clienti di proteggere e recuperare i propri dati, su qualsiasi workload e da/a qualsiasi luogo. In futuro, grazie alla recente acquisizione di Appranix, i clienti di Cleanroom saranno in grado di combinare in modo unico le funzionalità di rischio, preparazione e ripristino fornite da Commvault con quelle di ricostruzione delle applicazioni cloud fornite da Appranix.
“Con il disaster recovery, testare la strategia di ripristino una volta all’anno era sufficiente. Ad esempio, in caso di calamità naturale, non ci si doveva preoccupare dell’infiltrazione di malintenzionati nei sistemi, ma bastava essere in grado di ripristinare. Oggi, gli attacchi guidati dall’intelligenza artificiale possono modificare i vettori delle minacce di ora in ora. La necessità non solo di testare frequentemente il ripristino, ma anche di sapere che si dispone di un luogo pulito per il ripristino in cloud non è mai stata così importante”, commenta Brian Brockway, CTO di Commvault.