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Sempre più PSN per la PA italiana: pronti altri 280 milioni di euro

Ufficializzato un nuovo Avviso per la migrazione al Polo Strategico Nazionale di un nuovo gruppo di PA Centrali

Mercato e Lavoro

La denominazione non sarà bellissima ("Altre PAC Bis") ma il nuovo Avviso emanato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale è una bella spinta per il passaggio della PA italiana al cloud del Polo Strategico Nazionale. Per la precisione, stavolta, il passaggio della PA centrale al PSN: il pubblico a cui è rivolto il nuovo Avviso comprende infatti 155 enti di vario genere della PAC italiana: Ministeri, Organi costituzionali e di rilievo costituzionale, gli Enti di regolazione dell’attività economica, Enti produttori di servizi economici, Enti a struttura associativa, Enti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali, Enti e Istituzioni di ricerca, oltre alle Autorità amministrative indipendenti, Provveditorati del Ministero della Giustizia e Soprintendenze del Ministero della Cultura

Prosegue quindi la migrazione in cloud di dati e servizi, a partire da quelli critici e strategici, delle Pubbliche Amministrazioni Centrali verso l’infrastruttura ad alta affidabilità del Polo Strategico Nazionale grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ai 155 enti potenzialmente interessati il nuovo Avviso offre una dotazione di 280 milioni di euro, a completamento dei 225 milioni messi sul piatto (digitale) lo scorso marzo 2024. Per un totale di oltre 500 milioni messi a disposizione dal Dipartimento, solo nel 2024, per potenziare i sistemi informatici delle PA centrali con il cloud.

Le amministrazioni possono presentare la propria domanda di partecipazione seguendo le istruzioni presenti sulla piattaforma PA digitale 2026 entro l’8 luglio 2024 e salvo esaurimento delle risorse. Al termine di questa finestra temporale sarà pubblicato il decreto di finanziamento con le domande ritenute ammissibili. I fondi sono utilizzabili per migrare al PSN - si spiega - "i servizi e i relativi sistemi, applicazioni e dataset che, alla data del 28 febbraio 2023 sono ospitati su server fisici e macchine virtuali già in cloud".

Come per altri Avvisi riguardanti la migrazione al PSN, gli Enti che aderiscono al nuovo Avviso hanno davanti due opzioni tecnologiche. la più semplice è il banale lift-and-shift dell’infrastruttura esistente, senza reingegnerizzare le applicazioni. Una opzione più articolata prevede invece un aggiornamento della parte applicativa mediante una delle diverse "R" possibili del passaggio al cloud: l’acquisto di una nuova soluzione nativa in cloud (Replace) o la riorganizzazione dell’architettura applicativa sostituendo intere componenti del servizio in favore di soluzioni cloud-native in modo da usufruire dei benefici dell’infrastruttura Cloud (Replatforming e Rearchitect).

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