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Oracle, i Large Language Model arrivano all’interno del database

Con il nuovo servizio HeatWave GenAI si possono creare applicazioni di intelligenza artificiale generativa senza spostare i dati e senza avere costi aggiuntivi

Tecnologie Cloud

Sfruttare la potenza dell'intelligenza artificiale generativa per operare sui propri dati aziendali, senza avere bisogno di competenze di AI o senza dover spostare i dati in un database vettoriale separato. È quanto promette Oracle con HeatWave GenAI, che include i primi modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) in-database presentati sul mercato, un sistema di memorizzazione vettoriale automatizzato in-database, un'elaborazione vettoriale scale-out e la possibilità di avere conversazioni contestuali in linguaggio naturale, basate su contenuti non strutturati.

HeatWave GenAI è già disponibile in tutte le Oracle cloud region, nelle OCI - Oracle Cloud Infrastructure - Dedicated Region e in vari altri cloud, senza costi aggiuntivi per chi già utilizza HeatWave. Con HeatWave GenAI, gli sviluppatori possono creare un vector store per i contenuti aziendali non strutturati con un singolo comando SQL, utilizzando modelli di embedding integrati. Gli utenti possono eseguire ricerche in linguaggio naturale con una singola azione, utilizzando LLM in-database o esterni.

I dati non lasciano il database e, grazie alla scalabilità e alle performance di HeatWave, non è necessario eseguire il provisioning delle GPU. Di conseguenza, gli sviluppatori possono ridurre la complessità delle applicazioni, aumentare le performance, migliorare la sicurezza dei dati e ridurre i costi.


I Large Language Model all’interno del database semplificano lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale generativa, a un costo inferiore. I clienti possono trarre vantaggio dalla GenAI senza dover selezionare e integrare LLM esterni e senza preoccuparsi della disponibilità di LLM nei data center dei loro fornitori di servizi cloud. I Large Language Model in-database permettono di ricercare dati, generare o riepilogare contenuti ed eseguire la retrieval-augmented generation (RAG) con HeatWave Vector Store. Inoltre, possono combinare l'intelligenza artificiale generativa con altre funzionalità HeatWave integrate come AutoML per creare applicazioni più ricche. HeatWave GenAI è integrata anche con il servizio OCI GenAI per accedere a modelli di base pre-addestrati dai principali provider di LLM.

HeatWave, ricorda Oracle, è l'unico servizio cloud che offre intelligenza artificiale generativa e machine learning integrati e automatizzati in un'unica offerta per transazioni e analytics su scala lakehouse. HeatWave, un componente fondamentale della strategia di cloud distribuito di Oracle, è disponibile in maniera nativa su OCI e Amazon Web Services, su Microsoft Azure tramite Oracle Interconnect for Azure e nei data center dei clienti con OCI Dedicated Region e Oracle Alloy.

HeatWave conferma la sua straordinaria velocità di innovazione con l’aggiunta di HeatWave GenAI alle funzionalità integrate già esistenti: HeatWave Lakehouse, HeatWave Autopilot, HeatWave AutoML e HeatWave MySQL. Le nuove potenzialità dell’integrazione dell’intelligenza artificiale e dell’automazione consentono oggi agli sviluppatori di creare applicazioni di intelligenza artificiale generativa avanzate più rapidamente, senza aver bisogno di competenze di AI o di spostare i dati. Gli utenti ora hanno un modo intuitivo di interagire con i dati aziendali e di ottenere rapidamente le risposte accurate di cui hanno bisogno”, commenta Edward Screven, chief corporate architect di Oracle.

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