Nel primo trimestre del 2024 il quadro di finanza pubblica mostra un indebitamento in miglioramento e una pressione fiscale in crescita rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente.
Nel primo trimestre 2024 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (AP) in rapporto al Pil è stato pari al -8,8% (-11,6% nello stesso trimestre del 2023). Lo riporta l'Istat.
Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,3% (-8,5% nel primo trimestre del 2023).
Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -4,1% (-5,2% nel primo trimestre del 2023).
La pressione fiscale è stata pari al 37,1%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In termini nominali, il reddito disponibile delle famiglie è aumentato del 3,5% rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali è cresciuta dello 0,5%.
La propensione al risparmio delle famiglie è aumentata di 2,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, attestandosi al 9,5%.
Il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente del 3,3%, lievemente frenato dall’aumento dei prezzi al consumo (+0,2% la variazione congiunturale del deflatore implicito dei consumi delle famiglie).
La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 42,7%, è diminuita di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Il tasso di investimento delle società non finanziarie è aumentato di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, attestandosi al 20,5%