L’incremento più consistente riguarda le risorse a disposizione per l’innovazione digitale delle imprese (523 richieste pervenute), che passeranno da 0,75 a 4,5 milioni di euro.
La Camera di commercio dell’Emilia raddoppia gli investimenti a sostegno delle imprese delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Dopo lo stanziamento di 6,6 milioni di euro deliberato nei mesi scorsi, l’Ente camerale emiliano (nato un anno fa dalla integrazione delle Camere di commercio delle tre province dell’Emilia occidentale) ha infatti portato a quasi 13 milioni di euro le risorse destinate a sostenere lo sviluppo delle imprese e del territorio.
“Un investimento straordinario – sottolinea il presidente della Camera di commercio dell’Emilia, Stefano Landi – che supera largamente, in valore, la somma delle risorse messe annualmente a disposizione, in precedenza, dagli Enti camerali confluiti nella nuova realtà interprovinciale”.
“In una stagione segnata da un rallentamento della crescita, da problemi di tenuta che riguardano il comparto manifatturiero, da buoni livelli occupazionali che però si associano ad un aumento del ricorso alla cassa integrazione – prosegue Landi - abbiamo ritenuto necessario fare leva su ogni risorsa disponibile per sostenere la competitività di un sistema che conta 112.474 imprese attive con 546.106 occupati, esprime un PIL pari al 2,7% del PIL nazionale e del 29,4% del PIL regionale e realizza 30 miliardi in termini di esportazioni, vale a dire il 35,6% di quello dell’Emilia-Romagna e il 4,9% di quello nazionale”.
“Un sistema forte – puntualizza Landi – di cui andremo a sostenere, in particolare, i processi di innovazione digitale, l’internazionalizzazione e la sostenibilità, con un’attenzione particolare riservata a quelle piccole e medie imprese che ne rappresentano tanta parte”.
Su proposta della Giunta, il Consiglio camerale ha così approvato ieri il rifinanziamento dei bandi da poco emanati, che destineranno le risorse agli specifici capitoli di investimento; “dalle richieste pervenute dalle imprese su quelli aperti – spiega Landi – appaiono comunque già delineati gli orientamenti sui quali ci muoveremo per corrispondere alle esigenze esplicitamente manifestate dalle aziende e dalle loro associazioni di rappresentanza, assicurando, così, il più efficace esito dell’utilizzo delle risorse”.
I finanziamenti per sostenere la relazione con i mercati esteri (333 richieste pervenute) passeranno da 1 a 1,7 milioni; quelli per l’acquisizione di certificazioni ESG (120 richieste) saliranno da 0,5 a 1 milione; le risorse per le piccole imprese del territorio, e in particolare per la filiera turistica e commerciale (172 richieste), si porteranno a 1,2 milioni (il primo stanziamento era pari a 0,75 milioni). L’incremento più consistente riguarda, in ogni caso, le risorse a disposizione per l’innovazione digitale delle imprese (523 richieste pervenute), che passeranno da 0,75 a 4,5 milioni di euro.