Con l’investimento Dronus si pone l’obiettivo di promuovere l’uso del drone K3 su larga scala e di esplorare ulteriori ambiti nell’innovazione tecnologica.
Dronus, azienda triestina attualmente primo player in Italia nella produzione di droni industriali, annuncia di aver ottenuto un investimento – sotto forma di SAFE (simple agreement for future equity) – da parte di Eni Next, la società di Corporate Venture Capital di Eni che investe in startup ad alto potenziale di crescita con l’obiettivo di identificare e sostenere tecnologie innovative per la transizione energetica.
L’investimento si inserisce nel quadro più ampio delle relazioni in ambito R&D tra Eni e Dronus, che insieme hanno recentemente concluso con successo lo sviluppo dell’innovativo drone K3, il primo al mondo con certificazione ATEX, in grado di volare in assenza di segnale GPS e di operare autonomamente per il monitoraggio degli impianti industriali.
Con l’investimento Dronus si pone l’obiettivo di promuovere l’uso del drone K3 su larga scala e di esplorare ulteriori ambiti nell’innovazione tecnologica.
L’utilizzo di questa tecnologia inoltre potrà rafforzare ulteriormente gli aspetti di sicurezza sul lavoro e asset integrity, automatizzando e digitalizzando le ispezioni presso i siti operativi, parallelamente ampliando la capacità di monitoraggio degli impianti a vantaggio dell’efficacia dei sistemi di protezione ambientale.
“L’investimento da parte di Eni Next conferma l’impegno di Dronus ad accelerare nell’innovazione dei droni e arricchisce una collaborazione di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché dimostra ancora una volta la capacità delle nostre tecnologie, uniche al mondo, di adattarsi a casi concreti e complessi, su larga scala, e di attrarre l’attenzione e gli investimenti di player industriali di portata globale”, ha commentato Marco Ballerini, AD e fondatore di Dronus.