Con Purview, lo specialista americano integra analytics nei propri dispositivi per consentire da acquisire informazioni più precise ed elaborate.
Sta diventando sempre più comune l’esperienza di aziende che offrono accesso alle proprie
reti wireless come servizio, forma di engagement o generazione di business. Al di là dell’utilizzo di generici strumenti di network management, tuttavia, è raro per gli amministratori riuscire a ottenere informazioni granulari sul funzionamento della rete.
Extreme Networks prova a offrire, per il momento ai propri clienti, uno strumento innovativo per tentare di rendere più efficiente il controllo di rete e il relativo troubleshooting.
Purview, infatti, è un’appliance basata sull’
Asic proprietario CoreFlow2, che può raccogliere e analizzare dati da qualunque rete wireless. Al momento, la tecnologia è in grado di identificare 13mila fingerprint applicativi su 7mila applicazioni. “
Purview fornisce a ogni azienda i dati di cui essa ha bisogno per agire anche mentre un cliente è attivo sulle propria rete”, ha specificato
Matteo Baroni, territory manager North Italy di Extreme.
Il prodotto non è pensato per collezionare informazioni personali identificabili che non siano state preventivamente autorizzate dagli utenti, ma informa le aziende, ad esempio, sulle tipologie di siti web o applicazioni in uso sulla rete. “
Gli utilizzi sono disparati – ha commentato Gianluca De Risi, technical manager South Italy di Extreme -.
Basti pensare a un negozio che è in grado di misurare in tempo reale l’efficacia di una promozione o anche la consultazione di siti Web dei concorrenti. Allo stesso tempo, un amministratore di rete può identificare l’origine puntuale di un collo di bottiglia sulla rete o identificare possibili minacce alla sicurezza”.
Secondo Baroni, Extreme è la prima azienda al mondo ad aver integrato della
business intelligence direttamente nei dispositivi di rete, consentendo di aggregare, analizzare, correlare e fare report di dettaglio su come e perché i singoli apparati di rete (solo quelli di Extreme, tuttavia) stanno funzionando. Un test probante della tecnologia è stato effettuato per fornire analisi sull’uso del Wi-Fi tra gli spettatori che hanno assistito al recente
Superbowl: ”
Il controllo avviene a livello applicativo e su tutta la rete, non solo sul bocchettone di uscita verso Internet e può fornire informazioni sull’utilizzo anche delle applicazioni enterprise interne dell’azienda”, ha concluso il manager.
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