▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Lenovo, più sostenibilità per il maggiore supercomputer universitario d’Italia

Con l’HPC dotato di tecnologia di raffreddamento a liquido Neptune, l’ateneo di Pisa accelera le attività di ricerca e abbatte fino al 40% i consumi di energia

Tecnologie

L’Università di Pisa avrà a disposizione il più grande supercomputer universitario in Italia grazie all’installazione di un sistema di High Performance Computing Lenovo che porta a 104 i rack presenti nel sito, con l’obiettivo di supportare nuove sfide nel campo della ricerca scientifica e della didattica, sostenendo al contempo la transizione digitale del territorio. L’adozione di Lenovo Neptune per il raffreddamento ad acqua consente infatti di ridurre fino al 40% i consumi energetici, rappresentando un’eccellenza anche dal punto di vista della sostenibilità.

UniPi ha una posizione di avanguardia nello sviluppo dei processi di digitalizzazione, che sono sempre più strategici per la formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Grazie all’espansione del supercomputer, l’UniPi riceverà un’ulteriore spinta per esplorare temi all’avanguardia come il 5G, l’AI e il quantum computing.

Il nuovo sistema HPC di Lenovo installato nel data center dell’UniPi è composto da 16 nodi SD650 V3 con due CPU Intel Xeon Max 9480, primo processore x86 con high-bandwidth memory (HBM), La soluzione garantisce anche una migliore efficienza energetica, rispetto a soluzioni simili raffreddate ad aria. L’utilizzo della tecnologia ad acqua Lenovo Neptune Direct Water-Cooling, infatti, è in grado di catturare fino al 98% del calore prodotto dal supercomputer e il raffreddamento a liquido consente di risparmiare l’energia usata per le ventole e inoltre, grazie alla maggior efficienza, la temperatura delle CPU non raggiunge valori critici, evitando la riduzione della frequenza massima dei core.

Tra i principali fattori che hanno determinato la scelta di soluzioni Lenovo ha influito l’adattabilità del sistema che è stato adottato dal centro di ricerca per il potenziamento tecnologico. Il nuovo sistema di HPC, infatti, non ha snaturato il progetto originale, pensato per avere l’impatto ambientale minore possibile ed evolvere verso un data center sostenibile. L’adattabilità del sistema HPC di Lenovo standard ha inoltre reso più agevole e rapida l’installazione nel data center UniPi. Con questa nuova soluzione, il supercomputer è così in grado di supportare workload HPC e AI di ultima generazione per i prossimi anni limitando i consumi energetici.

Siamo orgogliosi di poter contribuire all’installazione del più grande centro di supercomputing all’interno di un’università italiana. E di farlo con una delle nostre soluzioni più all’avanguardia, dal punto di vista della sostenibilità dei data center, come Lenovo Neptune Come Lenovo, riteniamo che l’HPC e l’AI possano aiutare l’umanità a risolvere le più grandi sfide e l’ampliamento di questa struttura consentirà ai ricercatori un salto di qualità in progetti competitivi a livello globale per la ricerca nell’ambito delle scienze e dell’ingegneria”, commenta Alessandro de Bartolo, AD e Country General Manager Infrastructure Solutions Group di Lenovo.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter