Oggi le aziende affrontano sfide come la carenza di competenze e le regolamentazioni, e molte imprese faticano ancora a sfruttare i dati e l'automazione
Dalla carenza di competenze all'inflazione, dalle crisi energetiche alle tensioni geopolitiche, sono molti i fattori che stanno ridisegnando il panorama degli investimenti tecnologici, spingendo le imprese a prendere decisioni sempre più ponderate e mirate. L'intelligenza artificiale è la tecnologia che, secondo IDC, resisterà maggiormente a questi impatti macroeconomici. Infatti, la spesa per l’AI e la sua catena di fornitura arriveranno a rappresentare il 3,5% del PIL globale entro il 2030.
L'incremento degli investimenti nell'AI, inoltre, sta contribuendo a due tendenze macroeconomiche: la regolamentazione digitale e la potenziale carenza di materie prime. I dati e l'AI sono già sotto la lente dei regolatori, con i governi che adottano approcci diversi, mentre la quantità di dati nel mondo triplicherà entro il 2028, richiedendo oltre 50 volte la produzione attuale di neodimio e altre risorse critiche.
Nonostante le sfide poste dall'AI, i CEO stanno intensificando le iniziative in questo campo, assegnando budget specifici e garantendo maggiore visibilità ai progetti legati all’intelligenza artificiale. Mentre i leader della C-suite puntano alla costruzione di aziende digitali sostenute dall'AI, gestiscono anche i rischi, tra cui le crescenti minacce informatiche e l'evoluzione delle normative. Ciò ha portato a un aumento della spesa in tecnologie di sicurezza, gestione del rischio e conformità, con una crescente attenzione dei C-level alla cybersecurity.
Parallelamente, i CEO stanno dando priorità a una AI più responsabile, ponendo enfasi su fiducia, valutazione critica dei fornitori tecnologici e sostenibilità. Secondo IDC, il 41% dei CEO intervistati si considera oggi alla guida di un'azienda “principalmente digitale”. Tuttavia, solo l'11% è effettivamente classificabile come "leader nel business digitale". I leader digitali adottano strategie olistiche, investono in tecnologie all'avanguardia e considerano i dati una priorità centrale per l’AI, integrando tali strumenti nei processi operativi chiave. Hanno architetture digitali strettamente connesse alla strategia IT e si concentrano sul reclutamento e il coinvolgimento dei dipendenti.
Molte aziende, sebbene convinte di essere digitali, faticano a raggiungere questi standard, ostacolate da tecnologie inadeguate, da un uso limitato dei dati e dalla mancata automazione dei processi, non riuscendo a trarre dalla tecnologia un vero vantaggio competitivo.
Tutti questi temi sono al centro dell'IDC Data & AI Forum 2024, che si terrà il 17 ottobre presso il Magna Pars Event Space di Milano. L’evento si propone di fornire un approfondimento dettagliato su come governare e gestire al meglio l'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accelerare la crescita e l'efficienza del business aziendale attraverso un'ottimale gestione dei dati.