L'ecosistema di connettività e servizi che si sta creando nella Capitale può farle assumere un ruolo fondamentale nel panorama digitale del Mediterraneo
Durante l’evento “Capitale Digitale”, tenutosi presso il nuovo Hyper Cloud Data Center di Aruba, si è svolto il talk dal titolo “Roma, Hub Telco e Digitale del Sud Italia”, che ha visto la partecipazione di varie figure del settore delle telecomunicazioni e del digitale. I protagonisti del dibattito hanno discusso del ruolo centrale della Capitale come nuovo polo digitale per il Centro e Sud Italia. E l’Hyper Cloud Data Center di Aruba, appena inaugurato, è un punto importante di questa trasformazione.
Progettato come un hub carrier-neutral, la struttura è in grado di ospitare infrastrutture IT di aziende, pubbliche amministrazioni, carrier e provider, offrendo soluzioni di interconnessione veloce e affidabile. Il nuovo campus, frutto dell'esperienza di Aruba nella realizzazione di facility tecnologicamente avanzate, rappresenta un passo cruciale per l'espansione della connettività dall'area del Mediterraneo fino all'Europa, al Medio Oriente e all'Asia.
“L'Hyper Cloud Data Center - spiega in questo senso Andrea Colangelo, Director of Network Infrastructure di Aruba - con il suo ruolo di abilitatore nel panorama telco, si propone di avere un impatto trasformativo nel bilanciare l’erogazione dei servizi digitali nel Paese". L'idea di fondo è che il nuovo hub, posizionato al centro del territorio nazionale, possa non solo migliorare la connettività locale, ma fungere anche da nodo chiave per l'interconnessione con le reti internazionali. Una prospettiva che Aruba spinge da diverso tempo.
Anche Namex ha avviato diversi progetti che comprendono un potenziamento dei servizi al Sud. A Roma, certamente, ma non solo. “I fondatori di Namex trent'anni fa immaginavano che Roma un giorno diventasse un hub telco del Mediterraneo. Oggi Roma cresce in investimenti e interconnessioni, negli ultimi 5 anni le reti connesse a Namex sono triplicate", ha ad esempio sottolineato Maurizio Goretti, CEO di Namex
È allineata la visione strategica di Open Fiber, che ha scelto il nuovo data center romano di Aruba come sede per il nodo della Rete di Trasporto Nazionale nella Capitale. Come spiega Paolo Magrelli, Head of Sales Strategic Customers and Bid Management di Open Fiber, “Roma è sempre più un punto di rifermento per l'ecosistema digitale italiano... Il Data Center di Aruba rappresenterà una tappa fondamentale verso lo sviluppo della rete di Edge Data Center che Open Fiber realizzerà a partire già dalla fine del 2024.”
In questo scenario la collaborazione tra Aruba, Namex, Open Fiber, Sparkle e MIX può trasformare Roma in un polo strategico per la connettività e l'innovazione tecnologica. Questo anche perché l'ecosistema cooperativo realizzato tra questi operatori getta le basi - secondo le aziende stesse - per una crescita sostenibile e condivisa dell'intero sistema digitale, promuovendo soluzioni di connettività avanzate, efficienti, al servizio di aziende, operatori e Pubblica Amministrazione.
MIX e Sparke stanno facndo, in questo, la loro parte importante. MIX ha in programma un'importante espansione a Roma e in questa evoluzione la presenza all'interno del data center di Aruba viene definita da Alessandro Talotta, Executive President & Chairman del MIX, come una priorità perché “l'Hyper Cloud Data Center di Aruba rappresenta un passo fondamentale nel processo di trasformazione digitale della Città di Roma”.
Infine, Sparkle: il gioiello sin troppo nascosto dell'ecosistema TIM ha portato nell’Hyper Cloud Data Center il cavo BlueMed e vede in Roma - spiega Giuseppe Valentino, Responsabile Backbone & Infrastructure Solutions di Sparkle - sempre una grande opportunità per la connettività internazionale.