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PMI: la digitalizzazione HR è un’opportunità di crescita

Passare a una gestione delle risorse umane digitale porta vantaggi evidenti e misurabili, e rapidamente. Ma a patto di poter implementare una piattaforma davvero trasversale e integrata.

Trasformazione Digitale

Non c’è analisi del mercato italiano che non metta in evidenza il ruolo chiave delle piccole-medie imprese nell’economia nazionale. Le PMI non sono solamente la classe di aziende prevalente per numero, e di gran lunga: sono anche lo “strumento” attraverso cui l’economia italiana ha storicamente saputo adattarsi a qualsiasi cambiamento ed evoluzione. Decisamente più agili delle grandi imprese, e spesso anche più capaci di fare sistema, le PMI sarebbero anche nelle condizioni opportune per sfruttare tutte le potenzialità delle tecnologie digitali.

Di nuovo, non c’è report di mercato che non sottolinei che questo non sta accadendo, o perlomeno non nella misura sperata. Per diversi motivi più o meno giustificati, tra cui c’è anche in particolare un elemento legato alla gestione delle risorse umane. Nelle PMI, questa attività fondamentale spesso non viene adeguatamente supportata e non riesce a stare al passo con i tempi, ora che la digitalizzazione richiede una cura molto attenta per incrementare il proprio patrimonio di skill, mantenerlo, farlo evolvere.

Factorial – azienda che ha sviluppato gestionale “all in one” per le risorse umane – ha cercato di fotografare precisamente i tratti di questo fenomeno attraverso uno studio basato su un campione rappresentativo di 200 PMI italiane. Ne è nato il report “Il ruolo chiave della digitalizzazione HR nella crescita delle PMI italiane”, che analizza come l'adozione di soluzioni digitali nel campo delle risorse umane possa influire positivamente sull'efficienza operativa e sulla crescita del settore.

Il report di Factorial “Il ruolo chiave della digitalizzazione HR nella crescita delle PMI italiane”, con tutte le valutazioni espresse dal campione di PMI italiane coinvolte, è scaricabile da questo link.

Il primo elemento di spicco che scaturisce dall’indagine è che la gestione delle risorse umane nelle PMI è poco digitalizzata e ciò la rende ancora onerosa: mediamente, le piccole-medie imprese vi dedicano l’11% del proprio organico e anche se i processi del tutto manuali sono relativamente pochi, comunque richiedono ancora operazioni lunghe e laboriose. Tra l’altro, questo scenario interessa non solo i processi tradizionali (data entry, note spese, ferie, verifiche documentali) ma anche alcuni critici per lo sviluppo di una impresa, come lo screening dei curriculum o la creazione dei piani di crescita del personale.

Le PMI italiane non sembrano percepire del tutto gli svantaggi di una gestione HR troppo tradizionale. Valutano come “abbastanza buona” (non il voto migliore ma quello immediatamente successivo) la propria parte HR, dando nettamente l’impressione di non cogliere appieno come la digitalizzazione della gestione delle risorse umane consentirebbe loro di risparmiare tempo e risorse, dando inoltre risultati migliori.

Ostacoli da superare

Altri numeri del report confermano questa impressione. Ad esempio, il 75% delle PMI ha sì adottato soluzioni tecnologiche in azienda, ma solo il 18% per digitalizzare le attività HR. C’è quindi un ampio spazio di crescita, e questo è positivo, ma non lo si può colmare se prima non vengono eliminati quelli che le PMI indicano come principali ostacoli alla modernizzazione della parte HR: costi, abitudini, poca propensione al digitale, una generale percezione di complessità per le nuove tecnologie.

Superare questi ostacoli con piattaforme adeguate alle esigenze delle PMI significa portare loro un valore concreto. Le PMI lo sanno – il 33% già considera fondamentale adottare tecnologie digitali in ambito HR per aumentare la produttività e l'efficienza – e i benefici possibili sono chiari. Tra l’altro, le stime mostrano che, grazie all'automazione e alla digitalizzazione dei processi HR, le PMI possono risparmiare in media 10 ore lavorative la settimana e ridurre i costi del 20% circa. Anche grazie a questi miglioramenti le PMI italiane che hanno implementato soluzioni digitali per la gestione HR registrano un ROI medio del 19% e hanno un tasso di crescita percepito di almeno il 16%.

Elemento importante per chi deve gestire le nuove dinamiche del mondo del lavoro, la digitalizzazione delle procedure HR aiuta anche a valutare precisamente tanto il benessere psicologico dei dipendenti quanto il loro rendimento oggettivo. Il primo è una variabile sempre più importante: non a caso l’87% delle PMI vorrebbe poterlo monitorare ma solo una su tre ha adottato strumenti digitali per farlo. Il secondo è da sempre un fattore chiave per la crescita e lo sviluppo delle persone in azienda ma una buona quota delle PMI – circa un terzo – non ha una figura dedicata per gestirlo.

Le valutazioni espresse dal campione analizzato da Factorial sono allineate con la visione strategica della software house: creare un ecosistema gestionale integrato in cui tutti i processi HR siano interconnessi e automatizzati all’interno di una sola piattaforma. Questo approccio non deve essere necessariamente implementato “in blocco” ma può essere anche – ed è importante per le PMI – adottato gradualmente, partendo da alcune aree critiche per poi estendersi man mano alle altre.

Clicca qui per accedere al report di Factorial

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