Capire dove sono e il livello di qualità per preparare dataset realmente efficaci: è questo l’obiettivo di Tide di Moxoff.
“Sentiamo una grandissima responsabilità nei confronti delle aziende clienti nel tranquillizzarle e convincerle all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale”. Esordisce così, David Moscato, Ceo di Moxoff, parte del Gruppo Zucchetti. Prima dei progetti, prima dei modelli, prima degli algoritmi, infatti, c’è da curare la mancanza di consapevolezza delle aziende. In particolare, la consapevolezza dei dati.
Nel nostro paese l’adozione dell’AI è in lenta crescita: tutte le analisi del comparto parlano di grande interesse e di progetti sperimentali ma, allo stesso tempo, lamentano scarsa capacità di comprendere posizionamento, obiettivi e utilizzo corretto dell’AI. Il posizionamento, inteso come collocazione del modello AI all’interno dell’organizzazione, e dunque dell’infrastruttura IT; l’obiettivo, ovvero cosa si vuole raggiungere, oltre alla banale “maggiore efficienza”, e la competenza sufficiente a utilizzare correttamente lo strumento.
Sono considerazioni preliminari, essenziali, che mancano ovunque, mentre ciò che non manca è certamente l’entusiasmo. Moxoff recepisce questo vuoto e lo intende colmare, configurandosi come una boutique specializzata in AI che pone l’attività consulenziale in testa a qualsiasi scelta di prodotto o servizio.
Nata nel 2010 all’ombra del Politecnico di Milano, Moxoff si propone di utilizzare la matematica per il miglioramento dei processi aziendali. In particolare, vuole essere il luogo “dove la matematica si fonde con l’intelligenza artificiale”.
Moxoff ha già all’attivo oltre 300 implementazioni che sfruttano le tecnologie AI: dal machine learning al controllo di qualità, passando per i progetti di forecasting. E ciò che succede è che l’appetito vien mangiando: può bastare introdurre un progetto circoscritto per poi convincere il management aziendale a estendere la portata delle soluzioni AI anche in altri contesti.
La realtà milanese offre la competenza delle proprie risorse – età media 31 anni, 72% laureati in discipline Stem – a diverse aziende italiane in particolare nell’ambito dei sistemi decisionali e previsionali, dell’ottimizzazione di processi e prodotti, nel training e nella consulenza, nella AI generativa.
L’idea del nuovo servizio Tide di Moxoff parte da considerazioni oggettive: “Per innescare progetti di AI serve un investimento in risorse non trascurabile – prosegue Moscato –, dunque un impatto sui costi. C’è poi una difficoltà a misurare il ritorno dell’investimento, inoltre l’implementazione di un progetto AI risulta particolarmente time-consuming e, soprattutto, manca una consapevolezza su quali dati si hanno a disposizione e dove sono collocati”.
A supporto delle ultime due criticità illustrate da Moscato, si sottolinea che il 30% del tempo speso per avviare un processo di AI è dedicato a fasi preparatorie. Inoltre, solo il 13,6% delle aziende italiane dimostra una buona autonomia nell’utilizzo del digitale e/o ha digitalizzato gran parte delle sue funzioni, troppo poco.
Tide è definita come soluzione che velocizza e riduce drasticamente i tempi di adozione delle soluzioni di AI lavorando sui tempi e sui costi legati alla preparazione dei dati. Proposta in versione Starter ed Enterprise, la soluzione si sviluppa in due fasi distinte: la Data Assessment e la Data Quality. Si tratta di un modello di elaborazione di informazioni supportato dall’AI a partire dalle risposte fornite dal personale dell’azienda cliente a un set di 120 domande. Ciò, essenzialmente, per avere una vista precisa e puntale dello stato dei repository dati e dell’infrastruttura applicativa del cliente.
La Data Assessment fornisce una panoramica completa sul livello di maturità digitale dell’azienda, conducendo un’indagine sui dati e sui processi aziendali. Attraverso un set di domande, il modello è in grado di fornire una valutazione dell’infrastruttura IT e un’analisi di dati e processi. Successivamente, si identificano opportunità e punti critici e, infine, si sviluppa una AI roadmap.
“La componente di Data Quality – spiega il CTO Moxoff Luigi Simeone – si concentra sulla verifica della qualità dei dati esistenti e la fattibilità di un determinato business case”. Dunque, si indicano a Tide le fonti dei dati, il modello li ingloba, li analizza, costruisce un report in cui si evidenziano i pain point e, infine, si prepara il set dati per l’uso più opportuno in un modello AI, da scegliere in base all’obiettivo voluto.
Per garantire la massima visibilità a Tide, Moxoff è riuscita a inserirlo all’interno del cloud Azure di Microsoft. Tide è già disponibile sul marketplace, sia per l'ecosistema di partner interessati a sviluppare soluzioni di AI, sia per le aziende che desiderano acquistarlo direttamente, grazie a modalità di acquisto particolarmente semplificata.
Presente all’incontro ufficiale di lancio, Sara Anselmi, Global Partner Solutions Lead di Microsoft Italia, ha dichiarato: “L’arrivo di Tide su Microsoft Azure rappresenta un’opportunità concreta per le aziende italiane, di qualsiasi dimensione, di adottare l’intelligenza artificiale in modo efficace e scalabile”.
David Moscato, infine, non dimentica la decennale esperienza maturata in Ingram Micro e sa quale possa essere il contributo del canale nell’amplificare l’offerta Moxoff. Per questo sta lavorando alla realizzazione di una rete di partner che aderiscano al suo Moxoff AI Partner Program: “ci rivolgiamo a partner ben consolidati sul mercato – afferma il manager – inizialmente sono entrato in contatto con piccole realtà ma subito dopo hanno mostrato un certo interesse anche i system integrator e le grandi multinazionali della consulenza”.