La versione 4.17 della soluzione contribuisce a sbloccare nuove opportunità per l’innovazione edge consentendo tempi di risposta più rapidi e coerenti
Da Red Hat arriva la versione 4.17 di Device Edge, con aggiornamenti volti a modernizzare il modo in cui le aziende gestiscono i carichi di lavoro time-critical presso sedi remote e distribuite. Queste nuove funzionalità, a bassa latenza e quasi in real-time, sono pensate per soddisfare al meglio la crescente domanda di tempi di risposta più rapidi e affidabili.
Red Hat Device Edge unisce una distribuzione enterprise-ready e supportata dal progetto open source MicroShift guidato da Red Hat, una distribuzione Kubernetes leggera derivata dalle funzionalità edge di OpenShift, insieme a Red Hat Enterprise Linux e Red Hat Ansible Automation Platform. Red Hat Device Edge offre una piattaforma più consistente per gli ambienti edge a risorse limitate, dove dispositivi di piccolo formato e risorse di calcolo limitate richiedono operazioni a bassa latenza per rilevare, analizzare e rispondere in modo più efficace alle azioni e ai dati in tempo praticamente reale.
Dagli ambienti industriali ai veicoli autonomi fino ai giochi online e alle smart city, questi ambienti rappresentano una forza trainante della richiesta di applicazioni più puntuali, reattive e coerenti. Per supportare i casi d’uso che esigono prevedibilità e bassa latenza, le aziende possono implementare soluzioni con requisiti di latenza ben al di sotto del millisecondo, fornendo al contempo prestazioni affidabili e risolutive che assicurano risultati coerenti. Supportando questi carichi di lavoro sempre più critici, Red Hat Device Edge 4.17 offre la possibilità di realizzare una classe completamente nuova di casi d’uso edge, con tempi di risposta ed elaborazione dei dati quasi in tempo reale.
Velocità e flessibilità restano requisiti fondamentali per i responsabili IT: intelligenza artificiale e machine learning in ambito edge offrono una forte combinazione di funzionalità per consentire operazioni più rapide e agili. Estendendo l’AI all’edge, le aziende possono raccogliere dati, elaborare immagini, addestrare modelli, eseguire inferenze e altro ancora, ma devono comunque soddisfare le aspettative di risposte in tempo reale, funzionalità offline e sicurezza avanzata. I siti produttivi, per esempio, possono rilevare il successo o il fallimento di una determinata operazione con un ritardo di soli 20 millisecondi.
Le capacità predittive e di bassa latenza aiutano ad abilitare i controlli e le funzioni guidate dall’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi. Red Hat Device Edge 4.17 migliora questi carichi di lavoro aggiungendo funzionalità in grado di supportarli al meglio. Infine, Device Edge introduce inoltre ulteriori aggiornamenti relativi al supporto IPv6 che consentono di migliorare le funzionalità di rete, sia per le implementazioni IPv6 single-stack sia per le configurazioni dual-stack (IPv4 e IPv6), aggiungendo flessibilità alla gestione dell’infrastruttura.
“L’edge computing sta trasformando i settori di tutto il mondo e Red Hat è impegnata a dare alle aziende la possibilità di sfruttarne appieno il potenziale. Con le ultime funzionalità, Red Hat Device Edge non solo aiuterà i clienti a sbloccare un’infinità di nuove opportunità e casi d’uso, ma ridurrà anche la barriera all’ingresso per l’adozione di tecnologie edge e AI. In questo modo, realtà di tutte le dimensioni potranno rimanere competitive sfruttando senza problemi l’AI in ambito edge”, commenta Francis Chow, vice president e general manager, In-Vehicle Operating System and Edge di Red Hat.