▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Avanade: in Italia, per 2 manager su 5 l’AI è ok ma rimangono sfide

Secondo l’AI Value Report 2025, nel nostro Paese le aziende puntano sull’aumento della produttività (35%) e sui miglioramenti operativi (34%) per misurare il valore dell'intelligenza artificiale

Tecnologie

Una recente ricerca di Avanade, la società fondata nel 2000 da Accenture e Microsoft, mostra che le aziende del mid-market stanno abbracciando l'AI con fiducia, e che la maggior parte di esse prevede ritorni fino a quattro volte superiori entro 12 mesi. Tuttavia, i gap nella preparazione della forza lavoro, nella governance dei dati e nell'infrastruttura tecnologica rappresentano gli ostacoli maggiori per un ritorno sostenibile.

Dalla ricerca Avanade Trendlines: AI Value Report 2025, condotta la scorsa estate su 4.100 decisori aziendali in dieci Paesi di tutto il mondo, Italia compresa, emerge un quadro interessante: per quanto riguarda il nostro Paese, il 36% dei C-Level si sente molto sicuro nella gestione degli aspetti emotivi e sociali legati all'adozione dell'AI, dimostrando un livello di fiducia decisamente significativo. Inoltre, il mercato italiano punta su miglioramenti operativi (34%) e incremento della produttività (35%) come principali metriche per valutare il valore delle soluzioni basate su AI.

Un punto importante che emerge dalla ricerca riguarda, poi, la relazione tra valore dell’AI e fiducia. Oltre alle preoccupazioni su quali decisioni l’intelligenza artificiale può gestire autonomamente, risulta sempre più evidente la necessità di saper distinguere tra valore generato dall’uomo e valore generato dall’AI. L’Italia a riguardo risulta il Paese con la percentuale più alta di fiducia nelle capacità della leadership di discernere tra contributi umani e contributi dell’AI. Solo il 17% degli intervistati in Italia si dice molto preoccupato in merito a questa capacità, il 50% leggermente preoccupato, mentre il 32% non manifesta alcuna preoccupazione.

Per approfondire il confronto, si possono riportare alcuni dei principali risultati a livello globale: aumento dei budget: il 53% delle aziende intervistate prevede di aumentare gli investimenti per i progetti di intelligenza artificiale generativa fino al 25%; urgenza dovuta alle pressioni competitive: l'85% si dichiara preoccupato di perdere il proprio vantaggio competitivo se non accelera l’adozione dell’AI; manca una chiara tabella di marcia per l’adozione dell’AI: quasi la metà delle aziende intervistate sta ancora lavorando a un business case (48%) e il 42% è fermo alla fase del proof of concept.

"In Italia, stiamo assistendo a un momento di grande fiducia nelle potenzialità dell'intelligenza artificiale e le organizzazioni riconoscono non solo il valore strategico dell'AI, ma anche la necessità di un'adozione consapevole che tenga conto degli aspetti umani e sociali. In particolare, per le aziende del mid-market, segmento di mercato su cui puntiamo sempre più per la crescita, Avanade porta sul mercato una nuova suite di soluzioni progettate per aiutare le organizzazioni a ottenere ritorni concreti sugli investimenti e a promuovere una cultura di innovazione e crescita sostenibile”, commenta Emiliano Rantucci, Amministratore Delegato di Avanade Italia (ritratto nell'immagine di apertura).

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Reportage

Red Hat Summit Connect 2024

Reportage

WPC 2024

Speciale

Speciale Data Center

Speciale

Speciale Hybrid Working

Reportage

Cybertech Europe 2024

Calendario Tutto

Gen 23
Nutanix Cloud Day Roadshow - Bari

Magazine Tutti i numeri

ImpresaCity Magazine


Leggi il Magazine

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter