La nuova gamma Fas8000, ma soprattutto il software FlexArray e l’ultimo aggiornamento di Clustered Data Ontap segnano l’evoluzione del costruttore americano.
All’insegna della scalabilità orizzontale e verticale, dell’unificazione e dell’apertura,
NetApp ha rinnovato il proprio portafoglio di soluzioni storage sia in direzione dell’hardware che del software.
La gamma
Fas8000, composta da tre modelli, integra i processori
Intel Sandy Bridge, ma punta soprattutto sulle prestazioni e sulla capacità di supportare una memoria flash di tre ordini di grandezza superiore rispetto alle precedenti generazioni: “
Si tratta della piattaforma più potente e ricca di funzionalità oggi sul mercato – sottolinea
Roberto Patano, direttore tecnico di NetApp Italia –
e risponde alla domanda di capacità che arriva dalle aziende, ma anche alle esigenze sempre presenti di consolidamento e risparmio sui costi”.
In effetti, i Fas8000 sono i primi array a essere rilasciati con un adattatore di rete convergente che offre connettività sia di tipo Ethernet 10-Gbit che Fibre Channel 16-Gbit. È però sul lato software che la piattaforma presenta le novità più sostanziali. NetApp, infatti, ha integrato il tool
FlexArray Virtualization, che consente agli amministratori di gestire in modo unificato sia gli array del vendor stesso che quelli di produttori terzi (magari già presenti in azienda), integrando quindi
San e Nas. Finora, questa funzionalità era presente solo sugli storage controller V-Series.
Le novità annunciate da NetApp sono chiaramente indirizzate anche alle evoluzioni che derivano dal mondo cloud: “
I Fas8000 sono progettati per ridurre la complessità dell’It e aumentare l’agilità – commenta Patano –
ovvero soddisfare le priorità più importanti in una logica evolutiva di software-defined data center”. Agli array e al relativo software, si aggiunge
l’ultima versione 8.2.1 di Clustered Data Ontap, sistema operativo storage che, oltre a gestire la quantità di memoria flash aggiuntiva presente nei Fas8000, rende automatica l’erogazione di servizi e applicazioni e migliora la sicurezza e
l’amministrazione anche di ambienti Microsoft Cifs. L’idea, già presente nella precedente versione 8.2.0, è di poter combinare diversi array Fas in un singolo pool storage virtuale e poi estrapolare virtual storage machine settate individualmente (in termini di protocolli d’accesso, sicurezza, protezione, quality of service e così via) per soddisfare specifiche esigenze applicative.
La scalabilità sia orizzontale che verticale dei dispositivi di NetApp, in abbinamento alle componenti software sempre più raffinate, orientano la proposta in direzione delle esigenze di consolidamento proprie di molte realtà aziendali. La conferma arriva da
Tiscali, cliente storico, dal 1998, delle soluzioni del vendor americano. Il provider sardo ha adeguato la propria infrastruttura di storage seguendo le evoluzioni del fornitore di riferimento e ha anche rivestito il ruolo di beta tester negli ultimi anni: “
Da circa un anno abbiamo adottato Clustered Data Ontap per consolidare quanto implementato in passato – ricorda
Antonio Pittalis, It infrastructure manager di Tiscali –
riducendo di oltre il 50% lo spazio occupato nel data center, visto che siamo scesi da nove a quattro rack in funzione e da venti a soli sei storage controller. In misura proporzionale sono calati anche i consumi energetici sia per l’alimentazione che per il condizionamento”.
La
virtualizzazione dello storage ha poi consentito di offrire alla clientela nuovi servizi, ad esempio di hosting per chi ha bisogno di spazio disco e non vuole appesantire la propria infrastruttura.
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