L’azienda ha presentato un nuovo reference design per i data center per sistemi efficienti e ad alta densità.
C’è da far convivere sostenibilità e AI, come? Sfruttando l’intelligenza dell’AI per ottimizzare il consumo energetico di un data center. E, come succede spesso, l’AI è causa di un problema/opportunità e, allo stesso tempo, contribuisce alla sua soluzione. Nel caso di Schneider Electric, il problema è evidentemente: come supportare le alte richieste di elaborazione, e quindi di energia, dell’AI?
Coordinati da Pankaj Sharma, Executive Vice President Data Centers & Networks Business Schneider Electric, i manager dell’azienda hanno risposto al dilemma presentando prodotti e visione futura, entrambi necessariamente influenzati dal trend del momento.
“Si rafforza l’offerta end-to-end dell’azienda per i data center AI-Ready – sottolinea Sharma” con l’introduzione di un nuovo reference design per i data center, cosviluppato opportunamente con Nvidia. Schneider Electric ha così realizzato un’offerta completa di sistemi di raffreddamento ad alta densità ed efficienti dal punto di vista energetico, in grado di supportare i requisiti di una varietà di carichi di lavoro AI che superano i 100 kW per rack.
Sono disponibili componenti per i data center che interagiscono con la rete energetica e il chip e con il chip e il chiller (sistema di raffreddamento). E, inoltre, sono disponibili anche nuovi software di gestione dell’energia e di monitoraggio da remoto basati su machine learning e automazione e servizi digitali per ottimizzare il ciclo di vita dei sistemi.
In particolare, Nvidia ha contribuito allo sviluppo di un design pensato per cluster AI raffreddati a liquido fino a 132 kW per rack, e per affrontare le sfide legate all’adozione del liquid cooling in ambienti hyperscale, in colocation e in data center enterprise.
Le due aziende hanno creato un’architettura di riferimento che offre opportunità di l’utilizzo delle Coolant Distribution Unit (Cdu) liquido-liquido e di liquid cooling direct-to-chip. Il reference design, ottimizzato per la Gpu GB200 NVL72 e per i chip Blackwell di Nvidia, semplifica la progettazione e l’implementazione data center. Il progetto è stato sviluppato usando i software Schneider Electric EcoStruxure IT Design Cfd e può essere personalizzato per rispettare i requisiti specifici dei carichi di lavoro AI e aiuta gli utenti a sfruttare i design infrastrutturali più sostenibili ed efficienti per applicazioni ad alta densità.
La prima prova tangibile della collaborazione con Nvidia, è il nuovo Ups Galaxy Vxl. Per la prima volta, un Ups offre ai clienti moduli da 125kW scalabili che hanno un ingombro di appena 3U: questo significa supportare fino a 1,25 MW di carico critico in un singolo frame – e fino a 5 MW usando quattro unità posizionate in parallelo, occupando uno spazio di appena 4,8 metri quadri. In questo modo, l’Ups, promette Schneider Electic, fa risparmiare il 52% di spazio rispetto alla media. Il nuovo Ups, inoltre, promette il 38% di riduzione dell’impronta di carbonio e il 50% di riduzione delle spese operative.
Durante la presentazione, i manager di Schneider Electric hanno anche ricordato l’intenzione di acquisire una quota di maggioranza di Motivair Corporation, azienda specializzata in raffreddamento a liquido e soluzioni gestionali avanzate di efficientamento termico per sistemi di elaborazione ad alte prestazioni.
L’obiettivo è, evidentemente, di arricchire l’offerta di soluzioni liquid cooling e rafforza le competenze di Schneider in aree come il raffreddamento a liquido direct-to-chip e soluzioni termiche ad alta capacità.
Come detto, il tema della sostenibilità rimane prioritario per Schneider Electric. Come illustrato da Aparna Prabhakar, Senior Vice President of Strategy & Sustainability, Data Center & Networks, l’azienda promuove la sostenibilità in tre ambiti. Il primo è un servizio per favorire la decarbonizzazione della supply chain, il secondo comprende l’opportunità di sfruttare i servizi di consulenza specifici, il terzo, infine, è il servizio di advisoring EcoStruxure Resource per la gestione dell’impronta energetica e la successiva realizzazione del report di sostenibilità di un’azienda.
In definitiva, Schneider Electric mostra i muscoli proponendo un range completo di soluzioni mixed hardware e software a supporto della crescente voracità energetica delle infrastrutture AI. “Entro il 2027, il consumo di elettricità dei data center costituirà il 2,5% della domanda globale; il restante 97,5% riguarderà altri settori – dagli edifici alla produzione industriale, ai trasporti, all’energia - ha aggiunto Sean Graham, Research Director, Cloud to Edge Datacenter Trends, IDC. Si perseguono gli obiettivi net-zero per i data center nel quadro di una crescita senza precedenti della richiesta di infrastrutture, ma la terra promessa della sostenibilità è sfruttare l’AI per decarbonizzare intere catene del valore, nei vari settori”.