I data center stanno per affrontare un anno di decisa, e non semplice, "crescita energetica", perché la sempre maggiore richiesta di implementare infrastrutture e applicazioni per l'AI avrà un impatto rilevante sui consumi della nuova IT. La tendenza, chiara, è verso la realizzazione di rack ad elevata densità computazionale, il che richiede anche l'implementazione di infrastrutture di protezione adeguate.

Va visto anche in questo senso il lancio, da parte di Schneider Electric, del nuovo Galaxy VXL, un UPS trifase da 500-1250 kW compatto (ha un ingombro di 1,2 metri quadrati) e modulare che l'azienda propone come soluzione per data center di colocation e hyperscaler, ma anche per infrastrutture critiche di grandi dimensioni, data center prefabbricati e sistemi elettrici di edifici commerciali e industriali.

L'UPS Galaxy VXL può fornire fino a 1,25 MW in un singolo telaio e fino a 5 MW installando quattro unità in parallelo. L'efficienza dichiarata è fino al 99% in modalità eConversion e fino al 97,5% in modalità doppia conversione.

Compatibile con batterie agli ioni di litio e VRLA, Galaxy VXL include la funzione Live Swap che consente interventi di manutenzione veloci. L’UPS può essere monitorato a distanza con il software EcoStruxure IT di Schneider Electric, con funzionalità specifiche di cybersecurity e tramite connessioni Ethernet certificate IEC 62443-4-2, per una gestione remota completamente protetta.

Proprio pensando alla crescente domanda di sistemi AI e alla conseguenza necessità di loro protezione, Schneider Electric ha aumentato la capacità produttiva in diversi impianti a livello mondiale, con una capacità annuale di produzione per Galaxy VXL UPS che supererà le 9.000 unità nel 2025.

Inoltre, Galaxy VXL UPS sarà disponibile anche presso la fabbrica Schneider Electric di Sant Boi (Barcellona), dove costituirà la soluzione preferenziale per tutta la gamma di soluzioni prefabbricate modulari per data center ad alta capacità di calcolo che vengono costruite nello stabilimento.