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Report Soldo/Censuswide: 64% delle aziende italiane ha perso opportunità di crescita negando ai dipendenti l’accesso ai budget

Tra le principali conseguenze del limitato accesso ai budget si segnalano perdite finanziarie (66%), perdita di clienti esistenti (61%) e mancata acquisizione di nuovi clienti (55%).

Mercato e Lavoro

Il 64% dei senior leader finanziari italiani ha dichiarato che la mancanza di accesso diretto ai budget aziendali per i dipendenti ha causato la perdita di importanti opportunità di crescita aziendale nel corso dell’ultimo anno. Lo rivelano i nuovi dati di Soldo, la soluzione per la gestione proattiva delle spese aziendali.


Nonostante il 95% dei leader finanziari affermi di fidarsi dei dipendenti nella gestione dei fondi aziendali, persistono resistenze nel concederne accesso diretto, creando un collo di bottiglia nella produttività. Una delle principali motivazioni, secondo i leader italiani, è la mancanza di risorse per formare i dipendenti sulle responsabilità finanziarie. Cosa che porta oltre la metà dei dipendenti italiani (55%) ad ammettere di aggirare le regole per accedere ai fondi.


Impatto sulla crescita aziendale. La ricerca condotta con il coinvolgimento di dipendenti e leader finanziari ha evidenziato come la restrizione dell'accesso ai budget abbia un impatto critico sul potenziale di crescita:

  • Opportunità di ricavi mancate: Tra il 64% dei leader finanziari che ha segnalato opportunità perse a causa di tale restrizione nel corso dell’ultimo anno, molti hanno riportato conseguenze significative, tra cui perdite finanziarie (66%), perdita di clienti esistenti (61%) e mancata acquisizione di nuovi clienti (55%).
  • Ritardi nei progetti e frustrazione: Oltre un terzo dei dipendenti (38%) afferma che le interazioni con il reparto finanziario hanno rallentato i progetti, con il 23% che punta il dito contro i tempi di risposta lenti e il 17% che sottolinea l'attenzione eccessiva alla riduzione dei costi a scapito della crescita.
  • Elevato carico amministrativo: Il 56% dei leader finanziari italiani dedica tra le 11 e le 20 ore a settimana a compiti amministrativi non strategici, come la riconciliazione delle spese e la gestione delle ricevute, con un eguale 56% che dichiara come il tempo dedicato a queste attività spesso comprometta il completamento del proprio lavoro giornaliero nei tempi consoni.


Gianluca Salpietro, Head of Sales di Soldo in Italia, ha commentato: “Le risorse finanziarie sono il motore di ogni azienda, ma se non si dà ai dipendenti l’autonomia per gestirle ed un modello di governance in linea con le policy di spesa, la crescita ne risente. Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2025, che richiede pagamenti tracciabili per la deducibilità dei costi, le imprese possono cogliere un’opportunità strategica. Consentire ai dipendenti di prendere decisioni responsabili con i propri budget, supportati da strumenti adeguati per la gestione proattiva delle spese decentralizzate, non solo favorirà la compliance normativa ma permetterà alle aziende di operare con maggiore efficienza e fiducia.”


Migliorare la produttività grazie all’accesso ai budget. Fornire ai dipendenti un accesso più ampio ai fondi aziendali potrebbe trasformare le strategie di crescita e garantire una maggiore produttività. I principali vantaggi, secondo dipendenti e leader finanziari, includono:

  • Maggiore motivazione e proattività: Il 58% dei leader senior prevede un miglioramento della soddisfazione lavorativa dei dipendenti, mentre il 53% ritiene che ciò stimolerebbe la proposta di nuove idee.
  • Incremento della produttività: In un contesto in cui la Legge di Bilancio 2025 spinge le aziende verso una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse, i dipendenti chiedono processi più snelli: il 38% ritiene che semplificare l’accesso ai fondi migliorerebbe la produttività aziendale, un obiettivo che può essere raggiunto grazie a soluzioni digitali di gestione finanziaria.
  • Miglioramento delle relazioni interne: Una maggiore flessibilità nei budget potrebbe favorire la collaborazione tra il reparto finanziario e il resto dell'azienda. Il 24% dei leader finanziari e il 22% dei dipendenti prevedono un miglioramento delle relazioni grazie a un maggiore accesso ai budget.


Quando la spesa aziendale è decentralizzata – quindi non gestita tramite un processo centralizzato – i team finanziari non dispongono di una visione in tempo reale delle spese, affrontando un aumento degli oneri amministrativi a fine mese e un maggiore rischio di spese eccessive o inattese.


“Le nuove disposizioni fiscali della Legge di Bilancio 2025 spingono le aziende verso una gestione finanziaria più rigorosa. – ha concluso Gianluca Salpietro - Controllare i costi, migliorare la produttività e sostenere la crescita non sono solo azioni importanti, ma fondamentali per la sopravvivenza. Con un approccio progressivo alla governance delle spese, le aziende possono eliminare inefficienze, ridurre gli sprechi e ottenere risultati migliori.”

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