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Perché Lenovo compra Infinidat

Lenovo punta a far crescere la sua offerta storage di fascia più alta, pensando anche alle nuove applicazioni collegate all'AI

Tecnologie

Lenovo ha annunciato di aver definito un accordo vincolante per l'acquisizione di Infinidat. Sull'acquisizione non sono stati dati grandi dettagli, ma Lenovo spiega che l'operazione rientra nella sua strategia generale di crescita, incentrata sul "portare sul mercato soluzioni tecnologiche differenziate". Da questo punto di vista Lenovo ha tradizionalmente un punto di forza nella sua offerta storage, che ora viene rafforzata ulteriormente. Specie considerando che tutte le evoluzioni recenti dell'IT vanno nella direzione di una sempre maggiore necessità di conservare dati in quantità massiva.

Lenovo punta poi decisamente su quelle che definisce come "sinergie" tra la propria offerta e quella della società acquisita. In primis c'è la complementarietà dei prodotti: Lenovo si sente solida nei segmenti entry e mid-range, Infinidat lo è da tempo in quello enterprise. “L'esperienza di Infinidat nelle soluzioni di archiviazione dati ad alte prestazioni e di fascia alta amplia la portata dei nostri prodotti”, ha spiegato in questo senso Greg Huff, Chief Technology Officer di Lenovo Infrastructure Solutions Group.

C'è poi la parte di ricerca e sviluppo. A Lenovo ovviamente questa non manca, ma è innegabile che, anche solo per la sua focalizzazione, Infinidat abbia lavorato di più sugli strati software che circondano il moderno storage per renderlo una infrastruttura sempre più software-defined e con funzioni integrate di cybersecurity. Anche per questo, Lenovo sottolinea in particolare la possibilità di combinare le proprie capacità ed esperienze in ricerca e sviluppo software con quelle di Infinidat.

Un altro aspetto che viene messo in evidenza da Lenovo è più legato alle strategie di approccio al mercato. L'offerta Infinidat - si spiega - verrà avvantaggiata dal fatto che Lenovo è già presente presso molti grandi clienti con tutta la sua offerta di IT infrastrutturale e, inoltre, può contare su una supply chain globale sensibilmente più "massiva" ed efficiente di quella della società acquisita. È chiaro d'altronde che l'operazione è stata conclusa pensando soprattutto alla strategia di approccio verso i clienti di fascia più alta. Nelle comunicazioni ufficiali si parla in modo esplicito di aziende e service provider in ambienti on-premise e ibridi multicloud, quindi di scenari in cui la gestione dei dati è sia su larga scala sia ad alte prestazioni.

In questo non guasta che Lenovo sia uno dei nomi di riferimento del supercomputing, un ambito per molti versi di nicchia ma le cui caratteristiche si stanno estendendo a tutte le realtà che puntano, direttamente o come fornitura di servizi, ai nuovi sviluppi in campo Intelligenza Artificiale.

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