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IDC: l'IT infrastrutturale è sempre più cloud

La spesa in computing e storage per il cloud cresce molto più della spesa on-premise, ma il mercato in generale va stabilizzandosi come distribuzione degli investimenti

Cloud

Che oggi gli investimenti in IT infrastrutturale vadano più verso gli ambienti cloud e meno verso quelli on-premise è abbastanza scontato, anche solo per questioni "storiche", ma che dimensioni sta prendendo questa dinamica? Secondo le cifre più recenti di IDC sta, in buona sostanza, accelerando: nel terzo trimestre 2024 la spesa cloud delle aziende è cresciuta anno su anno di oltre il 115%, mentre gli investimenti on-prem solo del 28% circa.

È una bella differenza, ma al di là di queste percentuali "macro" le analisi IDC lasciano intravedere una relativa futura stabilizzazione del mercato - non in valore, ma come tipo di scelte tecnologiche infrastrutturali - nei prossimi anni. Con il cloud condiviso (essenzialmente il public cloud, come offerta di mercato) stabilmente sopra al 60% degli investimenti, l'on-premise un po' sopra il 20% e il cloud dedicato (il private cloud) sopra il 16%.

I dati relativi al terzo trimestre 2024 vedono gli investimenti mondiali in cloud (pubblico e privato, considerando computing e storage) a quota 57,3 miliardi di dollari, contro i 19,6 dell'on-premise. La quota cloud si scompone poi in 47,9 miliardi di collari per il cloud pubblico e 9,4 per il cloud privato. A colpire è soprattutto la forte flessione, in un anno, della quota on-prem sul totale degli investimenti, flessione dovuta al fatto - secondo IDC - che nel recente passato si è investito molto per preparare i data center del cloud alle nuove applicazioni.

Attenzione, però: va ribadito che la "forte flessione" che abbiamo citato è relativa alla quota parte dell'on-prem su un totale degli investimenti che cresce molto. Quindi anche gli investimenti "tradizionali" stanno aumentando in valore, solo molto meno delle infrastrutture per il cloud.

“La crescita nella spesa per le infrastrutture cloud continua a essere guidata dall'accelerazione negli investimenti relativi ai server, necessari non solo per i progetti di AI ma anche per i grandi progetti HPC che sono stati presentati di recente”, spiega Juan Pablo Seminara, reponsabile dei Worldwide Enterprise Infrastructure Trackers di IDC. Lato più strettamente AI, gli investimenti sinora sono stati concentrati su quello che serviva per lo sviluppo e l'addestramento dei modelli di AI, mentre ora dovrebbero spostarsi verso le componenti per l'inferenza dei modelli di AI, quindi verso soluzioni sempre GPU-based ma a minore densità.

Il fattore densità nelle soluzioni di computing che oggi le aziende cercano di più non va sottovalutato, soprattutto perché spiega la forte differenza tra la crescita del mercato delle infrastrutture cloud in valore e quella in volumi. Il +115% degli investimenti in infrastrutture cloud corrisponde infatti a un più normale +15,6% in volumi, una divergenza legata alla crescita esponenziale nel costo medio delle soluzioni basate su GPU. Una dinamica che non potrà essere replicata a lungo, già a breve termine.

2024 e oltre

Guardando al 2024 nel suo complesso, IDC stima che l'anno appena terminato dovrebbe aver portato una crescita degli investimenti infrastrutturali cloud del 74% circa, per un totale di 192 miliardi di dollari. Buona parte di questa cifra - quasi 158 miliardi - è relativa al cloud pubblico, che cresce del 89% anno su anno. Il cloud dedicato cresce invece del 28,6%, a quota 34 miliardi. Anche gli investimenti infrastrutturali on-premise chiuderanno il 2024 in crescita: +17,9% anno su anno, a quota 71,4 miliardi di dollari. "I generici sistemi dedicati non-cloud stanno consolidando il loro recupero quest'anno", sintetizza IDC.

IDC ha anche dato alcune previsioni sull'andamento degli investimenti infrastrutturali per il periodo 2023-2028. Gli investimenti orientati al cloud pubblico e privato dovrebbero aumentare con un tasso medio annuo del +24% circa, per arrivare a quota 325,5 miliardi di dollari. Come già ora, buona parte di questa cifra (il 79%) sarà legata al cloud pubblico. In confronto, nello stesso periodo gli investimenti per il computing e lo storage on-premise cresceranno del 7,6% l'anno, per raggiungere quota 87,5 miliardi di dollari.

Come è prevedibile, in queste dinamiche saranno i service provider a fare la parte del leone negli investimenti. Per IDC la categoria comprende Cloud Service Provider, Digital Service Provider, Communications Service Provider, Hyperscaler, Managed Service Provider: questi nel 2028 muoveranno qualcosa come 233 miliardi di spesa sul totale di 325.

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