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A dicembre 2024 calano le importazioni, stazionario invece l'export

La stazionarietà su base mensile dell’export verso i paesi extra Ue sottende dinamiche contrapposte per raggruppamento ed è condizionata dalle vendite a elevato impatto di mezzi di navigazione marittima registrate a novembre 2024.

Mercato e Lavoro

A dicembre 2024 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, una lieve riduzione congiunturale per le importazioni (-0,3%) mentre le esportazioni risultano stazionarie. Lo rileva l'Istat.

La stazionarietà su base mensile dell’export è sintesi di dinamiche differenziate per raggruppamento principale di industrie: crescono le vendite di energia (+6,8%), beni di consumo non durevoli (+4,0%) e beni intermedi (+3,2%), si riducono quelle di beni di consumo durevoli (-9,4%) e beni strumentali (-4,3%). Dal lato dell’import, il lieve calo congiunturale è totalmente spiegato dalla contrazione degli acquisti di beni di consumo non durevoli (-20,1%).

Nel quarto trimestre 2024, rispetto al precedente, l’export registra una crescita (+1,6%) cui contribuisce principalmente l’aumento delle vendite di beni di consumo durevoli (+9,9%) e non durevoli (+2,3%). Nello stesso periodo, l’import mostra un aumento del 4,5%, per oltre la metà dovuto ai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+11,4%).

A dicembre 2024, l’export cresce su base annua del 3,9% (era +0,9% a novembre 2024): a sostenere la crescita sono in particolare le maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+16,5%) e durevoli (+14,8%); aumentano anche le esportazioni di energia (+5,4%) e beni di intermedi (+4,7%), mentre si riducono quelle di beni strumentali (-7,5%). L’import registra un incremento tendenziale del 7,5%, dovuto ai maggiori acquisti di beni strumentali (+33,8%), beni di consumo durevoli (+22,8%) e beni intermedi (+12,5%).

A dicembre 2024 l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 è pari a +7.790 milioni (+8.104 milioni nello stesso mese del 2023). Il deficit energetico (-4.637 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-5.008 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 13.112 milioni di dicembre 2023 a 12.427 milioni di dicembre 2024.

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