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Capgemini: persiste la preoccupazione sulla disponibilità dei chip

L’adozione della GenAI e di 5G, IoT, edge e veicoli autonomi, continua a far crescere la domanda di semiconduttori, ma un report indica che meno di tre aziende su dieci ritengono l’offerta sufficiente

Tecnologie

Un recente report del Capgemini Research Institute indica che la crescente adozione di AI e AI generativa sta spingendo la domanda di soluzioni avanzate per i semiconduttori. Nonostante la leadership dell’industria dei semiconduttori nell’innovazione, la fiducia nella sua capacità di soddisfare la domanda è minata da tensioni geopolitiche, restrizioni al commercio internazionale e dalla crescente spinta verso la sovranità tecnologica. Il report evidenzia che, mentre nei prossimi 12 mesi si prevede un aumento della domanda di chip per AI, chip personalizzati e chip ad alta capacità di memoria, l’industria dei semiconduttori deve cogliere nuove opportunità, come design innovativi, metodi di fabbricazione sostenibili e investimenti in approvvigionamento interno e nearshoring per rafforzare la stabilità.

L’adozione dell’AI generativa e di tecnologie emergenti come 5G, IoT, veicoli autonomi, realtà aumentata/virtuale (AR/VR) ed edge computing sta aumentando la necessità di chip più potenti, efficienti e personalizzati. Quasi tre aziende di semiconduttori su cinque dichiarano che AI generativa, 5G o altri protocolli di comunicazione di nuova generazione stanno influenzando la loro strategia.

Nonostante i progressi tecnologici nel settore dei semiconduttori abbiano stimolato l’innovazione nei settori a valle e reso possibile lo sviluppo di prodotti più intelligenti e capaci, meno di tre aziende su dieci ritengono che l’offerta di chip sia sufficiente.


Secondo il report "The semiconductor industry in the AI era", frutto di una ricerca effettuata a novembre 2024 in 11 Paesi, Italia compresa, mentre il 39% degli operatori del settore dei semiconduttori si aspetta che l’AI generativa guiderà la domanda di chip personalizzati nei prossimi due anni, l’81% delle industrie a valle prevede un aumento della domanda del 21% già nei prossimi 12 mesi.

Per rispondere a queste esigenze, molte industrie a valle e giganti della tecnologia stanno esplorando la progettazione a livello interno di chip personalizzati, che consente di adattare i semiconduttori alle specifiche esigenze aziendali, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e garantendo il controllo sulla proprietà intellettuale, oltre a migliorare velocità, efficienza e compatibilità.

Parallelamente, il settore dei semiconduttori continua a spingersi oltre i limiti della fisica, innovando nella progettazione e produzione: architetture avanzate, litografia ultravioletta estrema (EUV), nodi di processo sempre più piccoli, packaging 3D e utilizzo di chiplet sono tra le principali aree di sviluppo. Inoltre, si prevede che i budget per la ricerca e sviluppo aumenteranno del 10% nei prossimi due anni. Quasi la metà dei produttori afferma inoltre di fare affidamento su AI e machine learning per l’ottimizzazione dei processi, e più della metà delle industrie a valle (54%) ritiene che i progressi nel calcolo GPU e nell'accelerazione in termini di AI e machine learning rappresentino il maggior valore aggiunto.

Secondo il report, più della metà delle industrie a valle intende prioritizzare la sostenibilità dei chip, la resilienza della supply chain e le caratteristiche di sicurezza nei prossimi due anni. Solo due aziende di semiconduttori su cinque sono fiduciose nella resilienza delle loro supply chain. Nei prossimi due anni, il settore dei semiconduttori prevede di aumentare l'approvvigionamento interno dall'attuale 40% al 47% per mitigare i rischi associati alla logistica internazionale. Per migliorare la stabilità, il settore prevede anche un aumento del 4% del nearshoring. Il 74% delle organizzazioni di semiconduttori prevede di aumentare gli investimenti negli Stati Uniti, rispetto al 59% che prevede di aumentarli in Europa.

“Siamo in un momento cruciale per l’industria dei semiconduttori. L’AI generativa sta accelerando la domanda di chip e le aziende del settore affrontano richieste crescenti da parte dei clienti, che desiderano esperienze più personalizzate e incentrate sul software. Il settore deve cogliere questa opportunità per aumentare la produzione e adottare un approccio ‘chip-to-industry’ che supporti una serie completa di funzionalità incentrate sul software. Investire in metodi di produzione all’avanguardia e di progettazione abilitati da AI e AI generativa sarà fondamentale per rispondere alle esigenze specifiche delle nuove applicazioni. Allo stesso modo, gli operatori del settore dovrebbero migliorare ulteriormente la sostenibilità dei loro processi produttivi e rafforzare le loro misure di sicurezza per proteggere la proprietà intellettuale delle loro tecnologie”, commenta Riccardo Dolfi, Managing Director di Capgemini Engineering in Italia.

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