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Cisco: l’AI piace ai CEO, ma occorre una messa a punto

Secondo uno studio, il 97% dei CEO intervistati prevede di integrare l’intelligenza artificiale generativa, ma solo l’1,7% ritiene di essere davvero pronto

Tecnologie AI

Dall’evento Cisco Live in corso in questi giorni ad Amsterdam filtrano i risultati di una recente ricerca, dalla quale risulta che se quattro CEO su cinque sono consapevoli dei potenziali benefici dell’AI, il 70% di teme però che la scarsa conoscenza di tale tecnologia possa ostacolare il processo decisionale e frenare la crescita delle loro aziende. Ciò nonostante, la maggior parte dei CEO intende investire sulle persone, sulla modernizzazione delle infrastrutture e sul potenziamento della sicurezza informatica, con l’obiettivo di aumentare il vantaggio competitivo in un futuro guidato dall’AI.

Secondo lo studio, commissionato da Cisco e condotto da Opinion Matters a cavallo dell’inizio di quest’anno intervistando 2.500 CEO di aziende di tutto il mondo, oltre il 70% dei CEO teme di perdere competitività e opportunità a causa di carenze nell'IT e nelle infrastrutture - timori che si stanno già traducendo in perdite reali. Oltre la metà dei CEO (53%) teme che la mancanza di investimenti in tecnologia stia provocando uno svantaggio in termini di competitività, mentre due terzi sono preoccupati per le opportunità che potrebbero perdersi non investendo maggiormente in tecnologia. I costi legati al non agire non sono scenari ipotetici. I CEO prevedono infatti che, senza un adeguato investimento tecnologico, le loro aziende dovranno affrontare costi operativi più elevati, profitti ridotti, calo della produttività e una progressiva perdita di quote di mercato

Per chi non teme le sfide, i vantaggi dell'AI sono tangibili: i CEO puntano sull’AI per aumentare l’efficienza (69%), favorire l’innovazione (68%) e surclassare la concorrenza (54%). Ma per raggiungere questi obiettivi i CEO devono superare degli ostacoli: la mancanza di competenze, infrastrutture inadeguate e rischi per la sicurezza. Mentre i CEO si concentrano sulla visione d’insieme, CIO e CTO devono affrontare ostacoli operativi, come la carenza di casi d’uso aziendali convincenti, un aspetto che i CEO tendono a considerare meno prioritario. Questa dinamica riflette la fase esplorativa dell’AI: sebbene l’82% dei CEO ne riconosca i potenziali vantaggi, è necessario sperimentarla nel breve termine per scoprirne il vero valore nel lungo periodo.


Non solo: i CEO stanno trasformando le preoccupazioni in azioni concrete, investendo in conoscenza e competenze, aggiornando le infrastrutture e migliorando la sicurezza, il tutto per supportare adeguatamente le esigenze dell'AI. Ma realizzare tutto ciò richiederà una leadership tecnologica decisa ma anche di valore. I CEO si rivolgono sempre più spesso ai loro CTO e CIO, con circa l'80% che riconosce il loro ruolo essenziale nel guidare le decisioni aziendali e di investimento. Sempre più spesso, i leader tecnologici sono leader aziendali che vedono le reti e le tecnologie moderne non solo come strumenti, ma come fattori abilitanti di crescita, resilienza e innovazione.

I CEO sanno di aver bisogno di supporto esperto per realizzare la loro visione: il 96% si affida a partner di fiducia per rendere la propria rete pronta per il futuro dell'AI. Grazie a una leadership tecnologica solida, sia interna sia esterna alle aziende, avranno le competenze per affrontare le incertezze e trasformare il potenziale dell'AI in risultati concreti.

“In un panorama dinamico e altamente competitivo come quello attuale, la velocità è determinante. I leader che agiscono con decisione oggi per costruire reti resilienti per il futuro saranno i leader dell'AI che porteranno valore reale alla loro azienda. Alla fine esisteranno solo due tipi di aziende: quelle AI e quelle irrilevanti”, commenta Jeetu Patel, Chief Product Officer di Cisco

“Le aziende che riusciranno a sbloccare il potenziale dell'AI trasformeranno il proprio business, accelerando l’innovazione, semplificando le operazioni e affrontando con successo le sfide digitali. Ma nessuno può farcela da solo. Per questo, il 96% dei CEO si affida a partner di fiducia per compiere questo salto”, conclude Oliver Tuszik, President of Cisco Emea.

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