Secondo l'ultima edizione della ricerca Randstad Workmonitor 2025, l’87% dei lavoratori europei non è disposto a tollerare un lavoro non compatibile con il piacere di vivere.
Esiste un legame tra produttività e capacità di gestire situazioni stressanti? C’è una relazione tra buona gestione dell’ansia e la meditazione? La risposta a queste domande è sì.
Per analizzare e condividere quali siano le strategie migliori per favorire il benessere delle risorse, EFI Ecosistema Formazione Italia sta promuovendo un tour – che toccherà, nel mese di febbraio, le città di Milano (17/02), Bologna (18/02) e Treviso (19/02) – per condividere le best practice per prendersi cura delle persone in azienda.
“In un mondo del lavoro in continua evoluzione – spiega Kevin Giorgis, presidente di EFI Ecosistema Formazione Italia – il benessere delle persone ha un ruolo cruciale, che non può essere sottovalutato perché incide direttamente sulle perfomance e quindi sul business. Creare un ambiente di lavoro positivo, indispensabile anche in ottica di talent attraction e retention, non è soltanto una scelta etica, ma una strategia vincente per migliorare la produttività e la competitività. E proprio per promuovere questa cultura del benessere in azienda, da metà febbraio toccheremo alcune delle città più importanti in Italia, insieme a partner d’eccezione come Great Place to Work, Randstad, Radical HR, OMM, Awair, per condividere strategie e idee che possano aiutare le imprese a creare un ambiente di lavoro sano e dal quale le persone non vogliono fuggire”.
Randstad Workmonitor, l’indagine annuale che monitora l’atteggiamento dei lavoratori verso il lavoro e le trasformazioni che il mercato del lavoro richiede. Secondo l'ultima edizione della ricerca (Randstad Workmonitor 2025), condotta in 35 Paesi su un campione di circa 26.800 intervistati, 756 dei quali solo in Italia, emerge anche a livello nazionale una nuova concezione del lavoro: i talenti di oggi si aspettano che il lavoro sia allineato ai loro valori, alle loro ambizioni e alle circostanze di vita. L’87% degli intervistati, inoltre, non è disposto a tollerare un lavoro non compatibile con il piacere di vivere. Il 60% dei rispondenti, poi, ha dichiarato che cercherebbe una nuova occupazione se si sentisse inascoltato dal proprio datore di lavoro, mentre il 57% sarebbe disposto a sacrificare il proprio posto di lavoro se vissuto con disagio.
European Workforce Study, il rapporto realizzato da Great Place to Work che analizza il livello di soddisfazione dei lavoratori in Europa. Dai dati elaborati nell’indagine di Great Place to Work, condotta tra 25mila collaboratori rappresentativi di 19 paesi europei, emerge che il nostro paese è all’ultimo posto (dietro anche a paesi come Cipro, Polonia e Grecia) in termini di soddisfazione dei collaboratori: solo il 43% dei dipendenti italiani, infatti, considera il proprio ambiente di lavoro come ottimo, contro una media europea che si attesta al 59%. Fanno eccezione i paesi come Danimarca, Norvegia e Svezia i cui livelli di soddisfazione superano anche il 70%.
IL LEGAME TRA BENESSERE E PERFORMANCE AZIENDALE
Le ricerche parlano chiaro: un ambiente di lavoro positivo incide direttamente sulla performance. Secondo la ricerca Future of Work Trends 2024, realizzata dall’Osservatorio sul futuro del lavoro di RADICAL HR, le aziende che investono sul benessere ottengono un incremento fino al 25% della produttività e una maggiore innovazione. Eppure, il 50% dei lavoratori europei si sente sottovalutato e solo il 42% ritiene che la propria azienda supporti realmente il benessere (European Workforce Report 2025).
“Negli ultimi tempi – aggiunge Stefano Marchese, vicepresidente di EFI Ecosistema Formazione Italia – la scala valoriale dei lavoratori è completamente cambiata: lo stipendio, che naturalmente rappresenta un aspetto determinante, da solo non è più sufficiente per tenere alto il morale dei lavoratori, ingaggiarli e tenerli a bordo. Le persone, oggi, desiderano sentirsi apprezzate, ascoltate e supportate. Dovremmo imparare da paesi come Olanda, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Svizzera, che sono modelli di riferimento in termini di cultura aziendale, e intervenire concretamente, anche in Italia, implementando azioni e programmi che possano davvero migliorare l’ambiente di lavoro e la soddisfazione dei lavoratori. Il 3 e 4 aprile, a Roma, in occasione dell’Innovation Training Summit avremo l’occasione di ragionare e confrontarci anche su questi aspetti ormai decisivi per le aziende”.
“Un ambiente di lavoro positivo – afferma Fabio Cutrera, CEO di OMM Business - migliora la motivazione, la produttività e la soddisfazione all'interno delle organizzazioni Questi incontri offrono ai partecipanti un'occasione unica per scoprire strategie efficaci e applicabili al contesto aziendale ed esplorano come il benessere personale influisce sulla performance lavorativa, oggi elemento imprescindibile all’interno delle organizzazioni che vogliano essere efficaci ed efficienti in un mercato sempre più stressante e competitivo”.