I vantaggi concreti dell’intelligenza artificiale al centro dell’evento ‘GenAI at work’ di Milano, che ha visto anche il lancio della prima edizione del premio che riconosce le eccellenze italiane dell’AI generativa
Tappa italiana a Milano a metà marzo per GenAI at Work, l’evento di Google Cloud dedicato all’intelligenza artificiale generativa che sta toccando un po’ tutte le principali città mondiali. A fare gli onori di casa, Raffaele Gigantino, Country Manager di Google Cloud Italia, che ha esordito sottolineando come quella attuale sia la “golden age of innovation", come ha più volte detto il numero uno mondiale di Google Sundar Pichai, anche perché l’impatto dirompente dell’AI generativa si sta sempre più trasformando in un futuro concreto e molto promettente, e questo si ricava non solo dalle previsioni degli analisti di mercato ma anche e soprattutto ascoltando le aziende.
Come è il caso per esempio delle due aziende italiane, una banca e una farmaceutica, che hanno presentato le loro esperienze direttamente sul palco dell’evento: Piergiorgio Grossi, Chief Innovation and data officer di Credem, ha raccontato che nell’arco di un paio d’anni, nel quadro di un progetto specifico, si sono sviluppati più di 200 diversi casi d’uso per la GenAI lungo l’intero perimento aziendale, mentre Nicola Portolano, Strategic operation e AI manager di Menarini, ha evidenziato come l’introduzione dell’AI generativa abbia portato più del 90% dei dipendenti a notare un miglioramento nella qualità del lavoro.
Anche sulla base di questi esempi, risulta chiaro che “adottare l’AI non è più un’opzione”, ha proseguito Raffaele Gigantino, sottolineando anche la crescente rilevanza dell’Agentic AI, ovvero l’affermarsi degli agenti intelligenti, in grado di osservare, pianificare e prendere decisioni, sempre però con la supervisione dell’uomo. A quest’ultimo proposito, Paolo Spreafico, Director customer engineering di Google Cloud, ha definito una nuova era l'introduzione degli agenti AI come “entità che proattivamente riescono a guidare la nostra vita quotidiana e professionale, rendendo l'accesso all'intelligenza artificiale molto più semplice e immediato. Perché un agente che è in grado di vedere, di ascoltare, e di essere guidato da tutta una serie di analisi di realtà rispetto a quello che consiglia all'utente, si pone come un fattore di usabilità e di democratizzazione nell'utilizzazione dell’AI”.
Si tratta di una nuova era soprattutto in ambito aziendale, anche perché “in Google siamo costantemente al lavoro per sviluppare nuove caratteristiche: oggi vi sono più di 80 mila agenti, che permettono di portare su un’altra scala la produttività di tutto ciò che facciamo”, ha proseguito Paolo Spreafico.
Ma oltre agli agenti, Google ha recentemente lanciato due progetti che “rendono molto bene l'idea di un futuro che in realtà è già qui”, ha raccontato Paolo Spreafico: uno è Project Astra, “un agente universale, distribuibile su qualsiasi tipo di device, che è in grado di leggere l'ambiente circostante in modalità multisensoriale”, e l’altro è Project Mariner, esempio cpromettente di agente universale multimodale.
Infine, l’evento al Palazzo del Ghiaccio di Milano ha visto anche il lancio dell’Italy AI Groundbreaker Award, il primo riconoscimento interamente dedicato all’innovazione e ai progetti di AI e GenAI sviluppati in Italia con la tecnologia Google Cloud, con lo scopo dichiarato di valorizzare le eccellenze che stanno trasformando il mercato grazie all’intelligenza artificiale.
"Anche se forse il nome del premio può essere un po’ ostico da pronunciare per noi italiani, siamo orgogliosi di lanciare il primo AI Groundbreaker Award per celebrare le realtà del nostro Paese che stanno innovando con il supporto dell'AI di Google Cloud. La nostra ambizione è che questa iniziativa non solo riconosca e premi l’eccellenza, ma ispiri anche nuove idee, favorisca la collaborazione tra imprese e professionisti e promuova un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale, generando un impatto positivo sulla società e sull’economia”, ha sottolineato Raffaele Gigantino.
Quindi le aziende di qualsiasi dimensione e settore, inclusa la Pubblica Amministrazione, possono candidare i loro progetti basati su Google Cloud che verranno riconosciuti in quattro categorie: AI Transformation for Italy, per le implementazioni AI che stanno rivoluzionando i settori chiave del Paese, AI for Social Good, per i progetti AI che affrontano sfide sociali e ambientali, AI Startup of the Year, per le startup più innovative che stanno sviluppando soluzioni AI di nuova generazione, e AI Pioneer, per i leader visionari che stanno guidando l’innovazione AI.
Una giuria di qualità, composta da esperti, figure istituzionali, analisti e opinion leader di settore, sarà chiamata a valutare e selezionare i progetti migliori secondo criteri che spaziano dall’innovazione tecnologica all’originalità e dall’impatto sul business alla responsabilità sociale. Saranno inoltre considerati aspetti come la funzionalità tecnica, l'applicabilità, la user experience, l'efficacia della comunicazione del progetto e il suo potenziale di scalabilità.
I migliori progetti saranno annunciati durante una cerimonia celebrativa nel corso dell’edizione di quest’anno del Google Cloud Summit di Milano, prevista per il 12 giugno 2025. Google ha fatto sapere che chi intende partecipare ha la possibilità di inviare la propria candidatura tramite il modulo online entro il 10 maggio 2025.