Le “partite iva” sono sempre più cashless: boom di transazioni per gli avvocati (+78,8%), forte aumento anche per idraulici e imbianchini (+19,9%) e fotografi (+25%), crescita lenta nelle professioni sanitarie.
Il cashless continua a guadagnare terreno in Italia, anche tra i professionisti. Nel 2024 le transazioni digitali delle “partite iva” sono cresciute del +16,6% rispetto all'anno precedente, con uno scontrino medio di €61,6 (in calo del -3,9% rispetto all’anno precedente). Tra i professionisti che hanno registrato un’accelerazione significativa spiccano gli avvocati (+78,8%) e gli artigiani come elettricisti, idraulici e imbianchini (+19,9%), a conferma di una digitalizzazione diffusa sia nei servizi di consulenza, sia in quelli tecnico-manuali. Sul fronte territoriale, le province più dinamiche sono Avellino (+30,2%), Ancona (+29,9%) e Benevento (+29,2%), che guidano la crescita dei pagamenti digitali nel Paese.
I dati che emergono dall'Osservatorio Professionisti Cashless di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, tracciano una panoramica dell’andamento del cashless tra i lavoratori freelance italiani nel corso del 2024.
I professionisti più cashless: boom degli avvocati, crescita lenta per i sanitari – Nel 2024, la crescita delle transazioni digitali ha interessato diversi settori professionali, ma alcune categorie hanno registrato aumenti particolarmente rilevanti. I lavoratori più cashless sono gli avvocati con un incremento del +78,8% di transazioni senza contanti rispetto al 2023; seguono i fotografi (+25,6%) e gli artigiani - come idraulici, elettricisti e meccanici (+19,9%). I pagamenti digitali crescono anche tra parrucchieri, estetisti e barbieri (+18,6%). Nel settore sanitario, invece, la crescita è più moderata: i veterinari hanno registrato un aumento del +8,2%, seguiti da medici (+7,1%) e dentisti (+6,3%).
L’analisi degli scontrini medi cashless del 2024 evidenzia differenze significative tra i vari settori. Estetisti, parrucchieri e barbieri registrano il ticket più basso, mediamente di €37,4. Scontrini ridotti anche per i tassisti (€42,3) e i fotografi (€61,1). Nel settore sanitario, lo scontrino medio varia dai €96,4 dei medici agli €80,7 dei veterinari scendendo ai €77,1 di fisioterapisti e psicologi. Mentre gli artigiani come meccanici, idraulici, elettricisti e manovali, registrano un ticket medio di €64,7.
Le province dove il professionista si paga di più con la carta – Guardando alla diffusione dei pagamenti digitali in tutta Italia, Avellino guida la classifica delle province con la maggiore crescita delle transazioni cashless, segnando un aumento del 30,2%. Sul podio anche Ancona (+29,9%) e Benevento (+29,2%). A seguire troviamo Vercelli (+28,2%), Prato (+27,4%) e Verbano-Cusio-Ossola (+26,5%). Completano la Top 10 Rovigo (+25,5%), Gorizia (+25,3%), Alessandria (+24,5%) e Genova (+24%), dimostrando che l’adozione dei pagamenti digitali si sta espandendo in modo capillare su tutto il territorio nazionale, non solo nelle grandi città.
Avellino è in testa anche alla classifica degli scontrini medi digitali più bassi con un ticket di 38,5€. Al secondo e terzo posto le province del Sud Sardegna e di Brindisi, rispettivamente con uno scontrino medio di 49,3€ e 49,7€. La Top 10 prosegue con Cagliari (51,2€) e Caserta (51,6€); mentre seguono a ruota Rimini (53,7€), Siracusa (54,2€), Ragusa (54,4€) e Crotone (54,5€). Chiude la Top 10 Lecce, con uno scontrino medio di 54,6€.