La lenta adozione delle strategie Byod nelle aziende potrebbe avere radici nell’ancor scarsa comprensione delle offerta di sicurezza oggi disponibili sul mercato. Il dato emerge da uno studio realizzato da Oracle su 700 imprese, dal quale emerge come il 44% delle realtà europee mostra preoccupazione verso questa tendenza. In qualche caso, l’autorizzazione è stata concessa entro certi limiti, ma nel 22% delle aziende interpellate permane il divieto di accederea dati internida terminali personali. Il principale freno indicato dal campione analizzato è proprio la sicurezza. In totale, il tema è stato citato dal 45%, con un 53% che avanza dubbi sui dispositivi e un 63% sui dati. Secondo Oracle, tuttavia, le perplessità vanno ricondotte alla mancanza di conoscenza sulle procedure di sicurezza necessarie a un’adozione sicura. Molti si aspettano di trovare una soluzione completa e perenne, che in realtà non esiste, per la semplice ragione che i software e i terminali mobili sono in continua evoluzione. Si può aggiungere che quasi un terzo del campione non dispone di una strategia Mdm (Mobile Device Management) e il 37% non ha mai sentito parlare di approcci alla sicurezza come la cosiddetta “containerizzazione”, ovvero la creazione di isole protette sui dispositivi per l’utilizzo e la manipolazione dei dati aziendali.
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