Il mercato mondiale del software per la sicurezza è cresciuto, secondo Gartner, del 4,9% nel 2013, raggiungendo il valore di 19,9 miliardi di dollari. Si tratta di un miglioramento più debole del previsto e l’analista attribuisce l’andamento da un lato alla “commoditizzazione” della sicurezza a livello di endpoint (soprattutto per il mondo consumer) e al peso dei gateway per il messaging e la posta elettronica (25% del totale). Gartner rileva come la tendenza più marcata del 2013 sia stata la democratizzazione delle minacce, resa possibile dalla disponibilità facilitata di software maligni e infrastrutture utilizzabili per gestire attacchi mirati sofisticati. Questo sta generando maggior consapevolezza nelle aziende e, quindi, diventa fattore di traino per gli investimenti. Per ironia della sorte gli effetti sui vendor sono stati sia positivi che negativi, soprattutto a causa dell’evoluzione dei bisogni delle aziende (sempre più specifici) e del loro approccio alle tecnologie digitali. Symantec resta leader del comparto, con una quota del 18,7% e un volume d’affari in leggero calo (- 0.3%). Alle spalle, troviamo McAfee, con l’8,7% di market share e una crescita del 3,9%. A guadagnare di più è stata Ibm, salita al terzo posto, grazie a un miglioramento del 20% e a una conseguente quota di mercato del 5,7%. L’ascesa è avvenuta a discapito di Trend Micro, che si è fermata al 5,6%. Alle sue spalle, sale anche Emc, miglioratasi in un anno del 5,)% e capace di raggiungere un market share del 3,9%. A livello di aree geografiche, i paesi emergenti dell’Asia Pacifico hanno segnato la crescita più significativa, ma i mercati maturi pesano ancora per l’83% della spesa complessiva.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.