L’architettura Synthesis e l’acquisizione di Defense.net testimoniano la ricerca di un salto di qualità, che si proietta nel futuro delle reti, anche per le aziende italiane.
Il tema delle
reti software-defined (Sdn) è molto dibattuto fra gli addetti ai lavori, anche se fra le aziende non ha ancora sfondato, soprattutto in Italia. Ne è consapevole
F5 Networks, che sull’evoluzione delle architetture di rete ha deciso di investire, pur facendo leva sulle certezze che ne
hanno fin qui sancito il buon andamento. “
Siamo leader nel mercato degli Application Delivery Control – conferma
Eugenio Libraro, da poco regional director di F5 Networks Italia, dopo una lunga esperienza in Juniper –
e siamo riconosciuti per le tecnologie legate alla rapida ed efficiente consegna delle applicazioni. Ci stiamo però evolvendo verso la sicurezza e l’accelerazione, come base per un allargamento delle competenze in direzione della mobility e il cloud multitenancy”.
Verso la fine dello scorso anno, F5 ha sintetizzato questo processo in una nuova
tecnologia architetturale denominata
Synthesis, dove il concetto di
Adc si integra in quello più esteso di Software-Defined Everything. Più che concretizzarsi in uno specifico prodotto o servizio, l’annuncio è servito per definire un approccio architetturale alla filosofia di
Software-Defined Application Services (Sdas), che meglio rappresenta la combinazione fra tradizione e nuovi sviluppi del vendor: “
Synthesis integra hardware, software, virtualizzazione e cloud – commenta
Paolo Arcagni, pre-sales manager di F5 Networks Italia e Malta –
I servizi applicativi possono così muoversi più facilmente fra il data center e gli ambienti esterni”.
Dal punto di vista dell’orchestrazione, la Synthesis Fabric consente di integrarsi con ambienti
VMware o
OpenStack, per fare il provisioning dei servizi verso cloud privati o pubblici. Con il leader della virtualizzazione e la piattaforma open source, ma anche con
Cisco, Hp, Ibm, Amazon, Splunk, Oracle e Sap, F5 ha stretto
una rete di alleanze che dovrebbero garantirle una maggiore visibilità sul mercato e accentuarne proprio le competenze di orchestrazione, in un’ottica orientata all’evoluzione verso i data center software-defined che tenga conto di quanto le aziende hanno già investito e della necessità di integrare componenti tecnologiche e architetturali differenziate.
Nello stesso disegno integrato, si colloca anche la componente dell’offerta F5 più legata alla
sicurezza. La società ha compiuto di recente acquisizioni emblematiche, come quelle di
Defense.net (protezione dagli attacchi Ddos) e
Versafe (antimalware). La prima, in particolare, ha consentito al vendor di allargare il raggio d’azione in direzione cloud, per poter offrire una protezione più estesa dei data center.
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