Formalizzata l’acquisizione della gamma x86 di Ibm, il costruttore cinese balza al terzo posto nel mercato mondiale e rinnova l’offerta anche sul fronte storage.
Superati gli ostacoli legati all’approvazione soprattutto da parte degli organismi di controllo statunitensi,
Lenovo ha potuto ufficialmente integrare
la gamma x86 dei server acquisita da
Ibm e riposizionare di conseguenza la propria offerta. Il segmento di business così potenziato colloca l’azienda cinese al terzo posto fra i player specializzati, con un giro d’affari stimato a 42,1 miliardi di dollari, dietro Hp e Dell.
Il portafoglio di prodotti ora include i
System X, i
Blade Center e
Flex Systems, i sistemi integrati Flex, la macchine
NeXtScale e
iDataplex. Ibm continuerà comunque ad assicurare la manutenzione dei sistemi a brand Lenovo per un periodo limitato di tempo. Anche le risorse impiegate prima da Big Blue per il settore di business ceduto vengono ora inglobati nella forza lavoro di Lenovo.
Fin dall’annuncio dell’acquisizione, è apparso chiaro come il produttore cinese volesse
rapidamente rafforzarsi in direzione del mercato enterprise: “
Ora possiamo disporre di una gamma completa e complementare, con i nostri ThinkServer abbinati ai sistemi acquisiti da Ibm – ha sintetizzato
Gianluca Degliesposti, Executive Director Server & Storage Emea -.
Copriamo una fascia molto ampia di esigenze e categorie di aziende, da quelle più piccole e con esigenze mirate a quelle che stanno spingendo in direzione della virtualizzazione, fino alle realtà in cerca di soluzioni di modernizzazione del data center”. Senza troppo girarci intorno, come già accaduto per i pc, il vendor spera di poter capitalizzare sull’acquisizione per assurgere alla posizione di leader a livello mondiale, forte di quanto Ibm porta in dote in termini di clienti internazionali e qualità del supporto.
In parallelo, Lenovo ha rinnovato l’offerta di
ThinkServer, che ImpresaCity
ha già raccontato in un diverso articolo. Ribadito anche il valore della partnership con
Emc per lo sviluppo di prodotti
storage sotto il brand comune
LenovoEmc, che complementa l’offerta server. In questo contesto, si colloca il recente annuncio dell’appliance
ScaleIo per il software-defined storage e dell’array
Vnx 5150, che si basa sulla tecnologia sviluppata da Emc (Vspex), offrendo connettivi
tà FCoE (Fibre Channel over Ethernet) e iScsi in uno chassis 3U con capacità fino a 125 drive. “
Il prodotto include avanzate funzionalità di auto-ottimizzazione, soprattutto del tiering – ha spiegato
Giacomo Mosca, Senior Manager Storage and Servers di Lenovo -.
Si indirizza soprattutto alle medie aziende e anche in Italia sarà venduto dai nostri partner con il supporto tecnico di Emc, a testimonianza della solidità della partnership”.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.