Da quando la Corte Europea ha sancito la legittimità della compravendita di licenze software, si è creato un mercato dinamico, soprattutto nel mondo Microsoft.
L’effetto congiunto delle pressioni sui
costi dell’It e dei processi di
razionalizzazione può portare le aziende a scoprire di disporre di
licenze software non utilizzate. Che farsene? Da qualche tempo, è possibile pensare di rivenderle a chi è disposto ad acquisire prodotti, in senso figurato, di seconda mano.
Relicense è una realtà che si occupa proprio di reperire sul mercato questo genere di licenze
disponibili e trovare gli acquirenti. L’azienda è stata costituita in Germania nel 2008, in forma privata e oggi ha una copertura paneuropea: “
Il mercato della compravendita di licenze esiste almeno dal 2004 – illustra
Corrado Farina, Territory Manager per l’Italia -
ma ha subito un’impennata dopo la sentenza emessa dalla Corte Europea di Giustizia nel luglio del 2012, che ha sancito la liceità della rivendita delle licenze aziendali, tipicamente vendute in blocco, da un’azienda che non ne ha più necessità ad altre realtà che invece ne hanno bisogno. Oggi parliamo di un settore che vale oltre due miliardi di euro nel mondo, con una forte concentrazione nel centro e nord Europa".
In Italia l’azienda esiste dallo scorso anno e ancora opera in un territorio dove poco si conosce questa pratica e permangono dubbi sulla legalità, che peraltro contrastano con la diffusione non trascurabile della
pirateria. Sul primo fronte, a rimarcare la legalità è intervenuta di recente anche la
Corte di Cassazione, che ha stabilito ufficialmente che il software, anche quello che viene venduto precaricato, non è parte integrante del pc. E quindi, se non desiderato, deve essere rimosso ed il produttore è obbligato a rimborsare l’acquirente del costo sostenuto per il sistema operativo. “
Non c’è molta informazione sul tema e non dobbiamo certo aspettarcela dai vendor – commenta Farina -.
Tuttavia, in un momento in cui i budget aziendali sono spesso limitati, vendere licenze software non utilizzate può offrire alle imprese uno strumento in più per finanziare la crescita”. La possibilità di acquistare, ovviamente a prezzo vantaggioso (almeno il 40% in meno rispetto ai listini, ma si può arrivare anche al 70%),
software usato può invece essere vista come un’opportunità per sanare situazioni a rischio, date dalla presenza in azienda di programmi piratati.
Relicense si occupa di trattare solo licenze di natura aziendale, quindi acquistate a volumi, e opera unicamente nel mondo
Microsoft, anche perché viene così coperto oltre il 90% del riuso complessivo, allo stato attuale. L’azienda acquista pronta cassa le licenze in esubero dalle aziende e si occupa di rivenderle, anche in frazioni rispetto al volume originale, in base alle richieste. Ma chi sono oggi i
compratori di questo software? “
Si tratta di aziende con almeno una ventina di postazioni di lavoro – spiega Farina –
che hanno bisogno di aggiornare il parco o hanno gap da colmare. In genere, attrae l’idea di risparmiare, anche se la percentuale varia in base all’anzianità del software originario. Va chiarito, poi, che ci occupiamo solo della vendita, non fornendo né assistenza né la Software Assurance, che garantisce gli aggiornamenti automatici dei prodotti”.
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