Uno studio effettuato da Radware sottolinea come i pirati dell’It stiano ulteriormente inasprendo la potenza delle loro offensive. Utility, sanità e finance i settori più colpiti.
Il 2014 è stato contraddistinto da cyberattacchi più numerosi, complessi e più lunghi rispetto agli anni precedenti. La conclusione è tratta dal Global Application and Network Security Report 2014-2015, pubblicato da Radware. I settori più vulnerabili, in base al rapporto, appaiono l’energia, la sanità, le utility dell'elettricità e il finance. Lo studio si basa su un campione di 330 aziende mondiali (oltre che sull’Emergency Response Team di Radware), che rivela come un’impresa su cinque abbia dovuto affrontare azioni della durata di settimane e anche di mesi. Anche nelle precedenti edizioni, Radware aveva segnalato la presenza di questi attacchi, mai superiore però al 6%. Per contro, le aziende hanno dichiarato di disporre di strumenti e pratiche per contrastare azioni di una sola giornata o anche meno. Negli ultimi anni, il ruolo predominante è stato assunto dagli attacchi Ddos (Distributed Denial of Service), diretti contro server e firewall. Nel 2014, è stata registrata un’ascesa degli Udp (User Datagram Protocol), che colpiscono la connessione a Internet. Per fronteggiare le minacce, le imprese stanno sempre più utilizzando soluzioni ibride di sicurezza, che combinano strumenti presenti onsite e soluzioni gestite in cloud.
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