La diffusione del cloud computing e della fruizione di risorse in modalità as-a-service contribuisce a mantenere in crescita il trend del mercato dell’outsourcing in area Emea. Secondo la società di ricerca Isg, nel 2014 il valore totale dei contratti ha raggiunto i 18,5 miliardi di euro, con un aumento del 16% rispetto all’anno precedente. Il numero totale dei contratti siglati è salito solo del 4%, ma il totale di 1.218 rappresenta comunque il secondo risultato più importante della storia, facendo dell’area Emea la più attiva del mondo su questo fronte. Un certo rallentamento si è registrato nel quarto trimestre, con un valore cresciuto del 7% e una leggera flessione del numero (588 contro i 595 del 2013). Il valore dei contratti cosiddetti Ito (Information Technology Outsourcing) è migliorato del 13%, per un totale record di 452. Alcuni accordi infrastrutturali hanno pesato significativamente, con punte di rilievo per Ibm, che ha siglato importanti contratti con Abn-Amro e Lufthansa. DI contro, continua a calare il valore dei contratti Bpo (Business Process Outsourcing), sceso nel 2014 del 12%, al livello più basso dal 2010. Per l’anno appena iniziato, Isg prevede un andamento altrettanto solido, anche se per il primo semestre appare lecito attendersi una certa stabilità, se non altro perché lo stesso periodo del 2014 era stato particolarmente positivo.
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