Dopo 21 trimestri di crescita continua, si è registrata la prima flessione, dovuta, secondo il costruttore, alla volatilità e al clima di incertezza finanziaria.
Dopo 21 trimestri di crescita continua, il volume d'affari del business
data center di
Cisco ha segnato per la prima volta una flessione nel corso del
secondo trimestre fiscale 2016. Il dato corrisponde a un rallentamento della domanda da parte delle imprese, in un contesto economico complicato.
Secondo il costruttore, infatti, i clienti avrebbero fatto una pausa nei propri investimenti in materia di server e apparati di rete per i propri data center, con un effetto negativo sulle vendite delle gamme
Ucs e
Nexus. Gli
switch, in particolare, sono regrediti del 4% nell'ultimo trimestre, un punto percentuale in più di quanto accaduto per i sistemi Ucs. Il dato complessivo per il secondo trimestre di Cisco parla comunque di un volume d'affari cresciuto del 2%, per un totale di 11,9 miliardi di dollari, mentre i profitti sono aumentati del 31%, raggiungendo la cifra di 3,1 miliardi di dollari.
Resta il risultato negativo del segmento data center, ascrivibile al dilazionamento di progetti legati al
rinnovamento delle infrastrutture o dei campus di rete. In quest'ambito, le fluttuazioni dei mercati finanziari il rallentamento dell'economia cinese hanno prodotto più effetti di quanto accaduto in altri ambiti, ancora giudicati chiavi dalle imprese. È il caso, per esempio, della
sicurezza o dei sistemi di rete basati su
tecnologia Sdn (Application Centric Infrastructure). Quest'ultima gamma, in particolare, mantenendo l'attuale ritmo di crescita dovrebbe, in base alle previsioni del costruttore, superare la barriera dei 2 miliardi di dollari per l'anno fiscale in corso.
In prospettiva, solo una miglioramento del clima economico generale potrebbe cambiare la tendenza in corso, ma Cisco si attende buoni esiti anche dei primi risultati dell'alleanza siglata
nello scorso novembre con
Ericsson e riguardante proprio l'ambito dei data center, oltre che del cloud, della mobility e dell'amministrazione di infrastrutture.
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