La più grande azienda di riciclo di legno da post-consumo al mondo ha ampliato e riorganizzato tutta l’infrastruttura per poter pubblicare in modo più protetto nuovi servizi applicativi.
Il Gruppo Mauro Saviola si presenta oggi come maggiore produttore italiano di pannelli truciolari e nobilitati, nonché la più grande azienda di riciclo di legno da post-consumo al mondo. Quest’immagine deriva da una crescita costante nel tempo, ben esemplificata da una struttura composta da tredici sedi di produzione, diversi magazzini dislocati in tutto il mondo e quasi mille utenti collegati alla rete aziendale. L’azienda è in grado di raccogliere ogni anno oltre 1,5 milioni di tonnellate di legno usato, che permette di salvare 10mila alberi ogni giorno. Il core-business del Gruppo Saviola è la produzione del pannello truciolare da post-consumo, denominato Pannello Ecologico, il primo e solo prodotto nel mercato a essere certificato Fsc 100% legno riciclato. Come leader nel riciclo di legno e con un prodotto di nicchia, la velocità e l’elevata disponibilità del network sono fondamentali per sostenere la domanda e garantire la soddisfazione dei clienti. Proprio questo percorso ha spinto la società a rivedere l’infrastruttura di rete esistente, dopo aver constatato che non era più in grado di soddisfare le crescenti esigenze di gruppo. Le due sedi interessate dal progetto di ampliamento compongono un polo di decine di edifici tra produzione e magazzino, interfacciati tra loro tramite un ponte radio. Il polo si struttura in due data center, ognuno dei quali eroga diverse tipologie di applicazioni e servizi critici alle attività giornaliere del gruppo. Del progetto si è occupata Ad Consulting, system integrator di Modena, specializzato in infrastrutture Ict: "Ci siamo resi conto fin dall'inizio del progetto che il bilanciamento del carico avrebbe avuto un ruolo importante nel garantire un’alta resilienza e un’elevata sicurezza in tutto l’ambiente di rete - ha dichiarato Andrea Goldoni, Co-fondatore di AD Consulting -. Abbiamo esaminato le opzioni disponibili sul mercato selezionando Kemp Technologies basandoci sul rapporto prezzo/prestazioni e facilità di implementazione/gestione, considerando inoltre l’interessante modello di licenze a disposizione basate sul volume piuttosto che sulle prestazioni". Il modello Vlm-2000, in particolare, fornisce un throughput fino a 2.000 Mbps per gestire le connessioni client alle applicazioni e ai servizi business critical. Le richieste di accesso al client sono dirette in modo automatico ai server virtuali in grado di offrire prestazioni elevate in base a fattori tra cui le connessioni simultanee, il carico della Cpu e l’utilizzo della memoria per evitare “colli di bottiglia” della rete. Se per qualsiasi motivo un server o un'applicazione non rispondono, l'utente viene automaticamente reindirizzato su un altro server funzionante.
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