Iperconvergenza e all-flash per la nuova appliance di Hds
Hitachi Data Systems ha tolto il velo a Ucp Hc V240F, declinazione 100% flash dell’appliance server basata su tecnologia VMware.
Hitachi Data Systems (Hds) ha appena lanciato una versione 100% flash della propria piattaforma iperconvergente Unified Compute Platform (Ucp) Hc V240, inizialmente attesa già in giugno.Basata sulla tecnologia di VMware, in particolare su Vsan 6.2 per la parte storage, l’appliance si presenta in forma di chassis rackable 2U, capace di accogliere fino a 4 nodi server indipendenti. L’integrazione dell’ultimo engine Vsan apporta capacità di deduplica, compressione e cancellazione di codice in associazione a dischi flash.
Ogni nodo offre una capacità lorda massima di 4 Tb (ossia 12 Tb dopo la deduplica), mentre un massimo di 64 nodi può far parte di uno stesso cluster e ne occorre un minimo di tre per dar vita a una configurazione funzionale. Una delle novità dell’Ucp Hc V240F è la possibilità di accrescere la capacità del cluster per singolo nodo, mentre prima, con la versione ibrida, era proposta solo l’evoluzione dello chassis completo.
Hds intende posizionare il nuovo sistema soprattutto nel campo delle applicazioni analitiche, dove può essere possibile apprezzare maggiormente le caratteristiche prestazionali in termini di Iops e latenza inferiore al millisecondo.L’Ucp Hc V240F può integrare vSphere Integrated Containers, per il supporto dei container Docker. Sulla piattaforma Ucp nel suo complesso, inoltre, è ora stata integrata la soluzione Sdn Nsx di VMware, in combinazione con gli switch di Brocade. In ottobre, infine, sarà disponibile anche per gli Ucp 2000 il software di amministrazione Ucp Advisor, che fornisce una console unica di amministrazione per l’insieme degli elementi di una configurazione Ucp.
Ogni nodo offre una capacità lorda massima di 4 Tb (ossia 12 Tb dopo la deduplica), mentre un massimo di 64 nodi può far parte di uno stesso cluster e ne occorre un minimo di tre per dar vita a una configurazione funzionale. Una delle novità dell’Ucp Hc V240F è la possibilità di accrescere la capacità del cluster per singolo nodo, mentre prima, con la versione ibrida, era proposta solo l’evoluzione dello chassis completo.
Hds intende posizionare il nuovo sistema soprattutto nel campo delle applicazioni analitiche, dove può essere possibile apprezzare maggiormente le caratteristiche prestazionali in termini di Iops e latenza inferiore al millisecondo.L’Ucp Hc V240F può integrare vSphere Integrated Containers, per il supporto dei container Docker. Sulla piattaforma Ucp nel suo complesso, inoltre, è ora stata integrata la soluzione Sdn Nsx di VMware, in combinazione con gli switch di Brocade. In ottobre, infine, sarà disponibile anche per gli Ucp 2000 il software di amministrazione Ucp Advisor, che fornisce una console unica di amministrazione per l’insieme degli elementi di una configurazione Ucp.
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