Lo specialista di gestione dei servizi It in modalità SaaS intende accrescere il livello di automazione dei workflow.
Con l'obiettivo di integrare concetti cognitivi all'interno dell’It Service Management, ServiceNow ha scelto di allearsi con Ibm, puntando a combinare il motore cognitivo di quest'ultima con i workflow automatizzati esistenti nei dipartimenti It delle aziende.
Quest’associazione fra gli strumenti di automazione di ServiceNow e quelli analitici di Big Blue dovrebbe sfociare nella creazione di indicatori predittivi specifici per la gestione dei servizi, puntando su elementi come la compliance (Itil, per esempio) o le performance dei servizi (Sla).
Per lo specialista di It Service Management in modalità SaaS, si rafforza una strategia già passata, il mese scorso, per l'acquisizione di DxContinuum, una realtà focalizzata sul machine learning e l'analisi predittiva, con un'offerta ora integrata nella piattaforma dell'acquirente.
Lo scopo di ServiceNow appare quello di automatizzare qualunque tipo di workflow It, compresi quelli centrati sul business, come la gestione delle risorse umane, il customer service, la sicurezza e le vendite. Secondo uno studio realizzato da McKinsey nel 2016, già oggi il 45% delle attività d'ufficio possono essere automatizzate.
Per altro verso, l'accordo servirà a Ibm per integrare nella piattaforma di ServiceNow non solo le proprie tecnologie cognitive, ma anche strumenti di gestione come Cloud Orchestrator. I propri clienti inoltre, potranno utilizzare la piattaforma del partner per sviluppare applicazioni aziendali che automatizzano numerosi processi.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.