Microsoft ha avviato in questi giorni la fase di rollout di Teams creando le premesse per contrastare new comer emergenti come Slack
Teams ovvero servizi di messaggistica instantanea, chat, videochiamate, insomma un ambiente che da la possibilità di ottimizzare la comunicazione di gruppo. Il tutto, ebbe a dire lo scorso anno Satya Nadella, Ceo di Microsoft, “per poter comunicare in modi differenti, pianificare le attività di lavoro e aumentare la produtttività”.
Come promesso Microsoft ha avviato in questi giorni la fase di rollout di Teams creando le premesse per contrastare new comer emergenti come Slack, alter ego della soluzione di Microsoft oggi utilizzato da 6 milioni di utenti.
Rispetto alla versione svelata in anteprima nel 2016, Teams presenta oggi nuove funzionalità, tra cui la possibilità di
effettuare chiamate audio dai principali dispositivi mobili e video dai terminali Android (la compatibilità con iOs e Windows Phone è comunque prevista per le prossime settimane).
Oltre all’integrazione con Skype, il vantaggio di Teams è rappresentato dall’accesso diretto alle applicazioni core di Office, vale a dire Word, Excel e Powerpoint. Ma la potenzialità maggiore della piattaforma, vale a dire l’integrazione con la suite di produttività di Microsoft, potrebbe rappresentare anche uno dei limiti maggiori.
Slack, infatti, non è legato né ad Office né a prodotti analoghi, come Google Drive, ma è a tutti gli effetti
un servizio agnostico. Per controbattere, il gruppo di Redmond ha sottolineato di essere aperto a qualsiasi genere di integrazione, con l’obiettivo di rendere Teams più indipendente.
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