Previsto a giorni il debutto della versione leggera del sistema operativo destinata ai computer meno potenti e basata solo sulle app universali Uwp
Durante l'evento previsto a New York il 2 maggio, Microsoft dovrebbe annunciare il
lancio ufficiale di Windows 10 Cloud, versione leggera del sistema operativo destinata ai computer meno potenti e basata solo sulle app universali Uwp. Una distribuzione che, malgrado il nome, non girerà sulla nuvola, ma che è stata pensata da Microsoft per far concorrenza a Chrome Os e quindi ai Chromebook nel mondo scolastico.
Windows 10 Cloud potrebbe aprire le porte nei prossimi mesi anche a una generazione di dispositivi nuovi di zecca, già ribattezzata dagli osservatori
Windows 10 Cloudbook. Anche perché nelle ultime ore dall’azienda statunitense sarebbero arrivate le specifiche minime per eseguire il
sistema operativo più leggero.
L’indiscrezione, con tanto di tabella riassuntiva (e comparativa con i Chromebook) è stata rilanciata dal sito specializzato Windows Central. I dati parlano chiaro: i requisiti sono sostanzialmente identici a quelli dei computer economici realizzati da Google. Si parla nello specifico di processori Intel Celeron o superiori a quattro core, 4 GB di memoria, almeno 32 GB di storage a stato solido, batterie da 40 Whr e supporto pennino o touch opzionale. Con queste caratteristiche, i Cloudbook garantirebbero
un’autonomia superiore alle dieci ore, tempi di boot pari a 20 secondi e due secondi per il resume dallo standby.
Secondo Windows Central, i nuovi computer di Microsoft potrebbero arrivare sul mercato Usa entro la fine dell’estate, per approfittare del
periodo back to school, in cui i genitori americani comprano materiale didattico (compresi quindi i dispositivi elettronici) per i propri figli. Difficile invece pensare, almeno per il momento, a uno sbarco di modelli di Cloudbook nel nostro Paese.
Ma il presunto arrivo di Windows 10 Cloud rilancia il discorso sulle
applicazioni native di Office, che secondo le ultime voci di corridoio sarebbero quasi pronte. Il colosso di Redmond potrebbe infatti svelarle durante l’evento del 2 maggio, giocandosi così la seconda carta a propria disposizione. Le app si baserebbero su Project Centennial, ambiziosa iniziativa di Microsoft presentata nel 2015 e poi fluita in Desktop Bridge.
La piattaforma consente agli sviluppatori di convertire velocemente le applicazioni .Net e Win32 in software universale prelevabile dal Windows Store. La società a stelle e strisce sarebbe partita da Project Centennial per
trasformare proprio le app di Office, rendendole così native anche in Windows 10 Cloud. Ovviamente, gli utenti interessati potranno installare il software anche su altre versioni del sistema operativo
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