Acquisita, per 125 milioni di dollari, una piattaforma per progettare interfacce di conversazione in linguaggio naturale.
Allo scopo di aggiungere interfacce utente avanzate alle proprie applicazioni di collaborazione, Cisco ha messo a segno l'acquisizione di MindMeld per 125 milioni di dollari.
Si tratta della terza acquisizione annunciata nelle ultime due settimane dal big delle reti, dopo quelle di Saggezza e Viptela. In questo caso viene integrata nell'offerta una piattaforma di learning machine, che permette di elaborare interfacce di conversazione per qualunque tipo di applicazione o terminale.
MindMeld ha denominato la propria creazione Deep Domain Conversational Ai, ma in parole povere essa permette di integrare comandi vocali nei software. Lanciata in novembre, la piattaforma crea assistenti di conversazione collegati a toolkit open source o a strumenti di sviluppo in cloud.
La tecnologia acquisita ha già trovato qualche interesse in settori come il retail, i trasporti, l'ospitalità e la ristorazione. In tutti questi casi, le imprese si sono concentrate sulla creazione di assistenti vocali basati sul linguaggio naturale.
Secondo quanto indicato da Cisco, lo strumento di MindMeld è in grado di acquisire anche grandi quantità di dati e creare un modello in linguaggio naturale preciso è personalizzato, adattato a specifiche situazioni o settori di attività. Il big delle reti intende soprattutto rafforzare i propri strumenti di collaborazione, con l'aggiunta di nuove interfacce di conversazione, iniziando da Spark.
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