Il grave blocco dei voli subito nel weekend a causa dei sistemi informativi non dipende dalle scelte di outsourcing, secondo il presidente della società aerea.
Nonostante sia stato finalmente risolto, il
blocco dei sistemi informativi che ha causato nello scorso weekend lo stop ai voli aerei di
British Airways continua a suscitare polemiche e interrogativi. Sul quotidiano britannico
The Guardian, il responsabile del sindacato dei piloti
Mick Rix ha sottolineato come tutto poteva essere evitato: “
Nel 2016, la compagnia ha esternalizzato i posti di centinaia di risorse in ambito informatico, fin lì fedeli e dedicate, verso l'India. La scelta ha contribuito a migliorare i conti economici, ma molti percepiscono questa azione come la risultante di scopi legati puramente all'avidità”.
L'asserzione è stata naturalmente smentita da British Airways: “
Noi non comprometteremo mai l'integrità e la sicurezza dei nostri sistemi informatici. I servizi sono oggi gestibili su scala mondiale da fornitori di diversa provenienza ed è una pratica molto diffusa in tutti i settori industriali”, ha risposto
Alex Cruz, presidente e Ceo della
società, intervistato dal
Register e da
Sky News.
Cruz è anche il manager comparso in video sabato con il gilet da soccorso giallo per offrire un primo bilancio del gigantesco blocco informatico che ha causato l'annullamento di tutti i voli in partenza da Londra e che sarebbe da ascrivere a questioni di natura elettrica. Il Ceo ha parlato di un
sovraccarico eccezionale in uno dei data center localizzati in Gran Bretagna e del contemporaneo mancato funzionamento del processo di disaster recovery.
Finora è stato escluso qualsiasi tentativo di cyberattacco. Migliaia di passeggeri sono rimasti in aeroporto anche la domenica, quando una parte dei sistemi It avevano già ripreso a funzionare. Il giorno successivo il 95% dei voli è regolarmente partito.
In base a quanto stimato da
Reuters, British Airways dovrebbe pagare penalità per 61 milioni di euro, in base alle regole europee. La cifra non comprende il rimborso delle camere d'albergo che i clienti hanno dovuto occupare perché bloccati a terra. L'incidente potrebbe costare in totale fino a 115 milioni di euro, secondo quanto calcolato dal Guardian.
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