Dopo l'acquisizione da parte di Broadcom, alcuni pezzi della società sono stati ceduti a diverse aziende.
Quando, lo scorso anno, fu ufficializzata l'intenzione di Broadcom di acquisire Brocade Communication Systems, fu anche chiarito che alcune parti della società sarebbero state cedute.
Quello che sta accadendo, a breve distanza di tempo, è una sorta di spezzatino, che sta portando alla cessione di componenti a differenti aziende. In questi giorni, in particolare, il sistema operativo di rete Vyatta è finito in casa At&T, mentre Pulse Secure Access si è assicurata il business degli Adc virtuali.
Il gigante americano delle telecomunicazioni ha deciso di acquisire non solo il sistema operativo, ma anche la gamma vRouter e gli asset correlati per accelerare il proprio processo di trasformazione in direzione del software. Nella prima parte dell'anno, il carrier aveva annunciato di porsi l'obiettivo di virtualizzare il 75% della propria rete entro il 2020, partendo già dal 55% entro la fine di quest'anno.
L'operazione riguarda il sistema operativo Vyatta, tutte le licenze attive, le funzioni di virtual network e la piattaforma di servizi distribuiti. I termini finanziari non sono stati resi noti.
Pulse Secure Access si è invece assicurata la gamma vAdc, oltre a un centro di sviluppo situato a Cambridge, nel Regno Unito ei contratti di assistenza e manutenzione associati. L'acquisizione permetterà di arricchire la piattaforma già disponibili di nuove importanti funzionalità, nella direzione della proposizione di una soluzione end-to-end.
Presentato in origine come il primo Application Delivery Controller totalmente virtualizzato, vAdc è diventato nel tempo uno dei dispositivi virtuali più avanzati nel settore. La soluzione può essere fornita on-site oppure attraverso cloud privati e pubblici, così come attraverso marketplace di servizi quali Aws, Google e Azure.
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