Il trittico formato da Microsoft, Accenture e Avanade (che di fatto è una joint venture fra le prime due) ha sviluppato un prototipo di sistema di gestione delle identità digitali ad alta affidabilità. L'intenzione è di supportare le ambizioni della partnership tra pubblico e privato di Id2020 e dotare tutti di una identità digitale, soprattutto il miliardo e oltre di persone nel mondo che ancora non dispongono di alcun mezzo di identificazione. Accenture ha spiegato che il prototipo funziona su piattaforma Azure, rispetta i principi fondativi della Decentralized Identity Foundation (creata a fine maggio) e si basa sul protocollo blockchain di autorizzazione dell'Enterprise Ethereum Alliance. Il prototipo è progettato per permettere a ciascun individuo di dare il proprio consenso diretto al soggetto che intende accedere alle sue informazioni personali, così come quando fornire condividere i dati. L'architettura decentralizzata permetterà la distribuzione della manutenzione del database fra diverse parti tutte “trusted”, senza la presenza di un'autorità centrale. Ma il prototipo sviluppato non archivia i dati personalizzati e si appoggia sui sistemi esistenti al di fuori della catena, nel momento in cui l'utente individuale accorda un accesso. Su quest'ultimo punto, Accenture, che fa da capo progetto, evidenzia le caratteristiche della propria piattaforma Unique Identity Service, basata sulla biometria, per raccogliere e gestire gli elementi di identificazione personale. Essa è stata già messa a disposizione dell'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'Onu per il supporto a oltre 7 milioni di rifugiati in 75 paesi entro il 2020.
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