Banca Mediolanum è il terzo istituto italiano a far parte del consorzio che spinge l'adozione dei ledger distribuiti in campo Finance
Anche
Banca Mediolanum punta su
blockchain e per questo ha aderito al consorzio bancario
R3, che raggruppa i più importanti istituti (e
non solo) a livello mondiale e fra questi le italiane Intesa Sanpaolo e Unicredit. L'obiettivo è collaborare allo sviluppo della tecnologia blockchain e, più in generale, all'adozione dell'approccio dei
ledger distribuiti nei servizi finanziari.
In particolare, i membri del consorzio stanno lavorando su
Corda, una piattaforma open source di ledger distribuiti per la registrazione, la gestione e la sincronizzazione di
transazioni finanziarie. Corda sfrutta le caratteristiche delle architetture dei sistemi blockchain, con scelte di design che secondo i suoi sostenitori la rendono in grado di soddisfare le esigenze delle istituzioni finanziarie regolamentate.
Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, ha sottolineato come la scelta di entrare a far parte di R3 sia in linea con la tendenza all'innovazione dell'azienda. L'attenzione a blockchain si pone cioè idealmente in scia con la scelta, vent'anni fa, di fondare una banca superando il modello basato sulle filiali fisiche. "
Crediamo fortemente nel progetto Corda, un’ulteriore dimostrazione dell'impegno di Banca Mediolanum verso lo sviluppo e la promozione di nuove tecnologie per i servizi finanziari, con l’obiettivo di rendere più facile la vita dei nostri clienti", ha spiegato.
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