Risponde Erminio Polito, Direttore Energy di Minsait in Italia
Autore: Redazione ImpresaCity
Quali aspetti in particolare le Utility intendono migliorare attraverso la digitalizzazione? Il settore delle utility italiano sta dimostrando un'ambizione di sviluppo digitale superiore alla media degli altri settori. Nello specifico, esistono alcune aree chiave in cui la digitalizzazione può consentire miglioramenti sostanziali. Per esempio, l'ottimizzazione delle operation è sempre più importante, data l'intensificazione della concorrenza e della pressione normativa. Tecnologie come la RPA o l’IoT, tra le altre, saranno fondamentali per questi processi.
Inoltre, la digitalizzazione dei canali tradizionali e dei call center è diventata una leva fondamentale nella ricerca della redditività. Il settore si sta evolvendo da un modello tradizionale a uno incentrato sul cliente, con i dati come capitale e asse della trasformazione. A ciò si sono aggiunti aspetti legati alla sicurezza e alla cyber-security. Infine, le tecnologie digitali sono essenziali per far evolvere il modello di business delle utilities con un approccio di “platformization”. Per esempio, personalizzando l'offerta attraverso l'elaborazione e l'analisi di dati massivi o sfruttando le opportunità offerte dall'IoT per ottimizzare l'efficienza energetica e l'autoconsumo. Nei prossimi anni vedremo la creazione di ecosistemi volti a promuovere l'innovazione, così come la ricerca di nuove opportunità per monetizzare i dati.
Tecnologie a parte, quali sfide anche organizzative devono affrontare i CIO delle utility? Tra le sfide più importanti che i CIO dovranno affrontare nei prossimi anni ve ne sono soprattutto tre. In primo luogo, l’accelerazione nell'automazione delle operation, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'attività in loco nella gestione delle reti e dei grandi impianti industriali, oltre all’ottimizzazione della presenza degli operatori sul campo grazie all’IoT e all'integrazione tra tecnologia dell'informazione (IT) e tecnologia operativa (OT).Inoltre, lo sviluppo di nuove modalità di relazione con i clienti e di nuovi modelli di business basati su una logica di piattaforma. Le utility devono promuovere ecosistemi innovativi per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, cercando di essere estremamente flessibili alla domanda dei clienti per adattarsi alle loro esigenze in ogni momento. Il cambiamento del mix di canali sarà più veloce, con un significativo impegno sui canali digitali.
Un'altra sfida sarà la gestione dei rischi operativi e della cybersecurity. Le aziende devono continuare a investire nella cybersecurity in un mondo digitalizzato in modo esponenziale, dove i processi critici sono sempre più automatizzati.Infine, non meno importante sarà il contributo alle sfide sociali e ambientali attraverso la tecnologia e l'innovazione. In questo senso, sarà sempre più rilevante per le aziende mostrare un ruolo più attivo nella società e avere un'immagine di brand più impegnata nei confronti delle comunità. L'attenzione si concentrerà sulla transizione verso un modello energetico sostenibile.
Come vi proponete nei confronti di questa classe di utenti? La digitalizzazione si è confermata come la leva principale per contribuire alla riattivazione dell'economia, dell'industria e dell'occupazione, costruendo al contempo una società più sostenibile, competitiva e resistente. Aziende come Minsait, la società di Indra che raggruppa il business IT del gruppo, sono in grado di accompagnare le utility in questo processo di trasformazione, guidandole nella transizione verso un nuovo modello più digitale e sostenibile.
Anche le Utility sono Smart
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