Ripartire dopo la pandemia: la tecnologia vocale può aiutare
Spitch individua alcuni scenari in cui le tecnologie vocali potrebbero rivelarsi utili per limitare le probabilità di contagio, evitando contatti diretto con persone e ambienti
Autore: Redazione ImpresaCity
Non è sicuramente un esercizio facile immaginare quale normalità aspettarsi nei prossimi mesi di forzata convivenza con il Covid-19. È ormai chiaro che adesso, durante quella che da più parti viene indicata come “Fase 2”, andranno modificati molti aspetti del modo di rapportarsi non solo con le persone, ma anche con gli oggetti, considerando che il contagio può avvenire anche tramite il contatto con superfici infette. Per esempio, occorrerà continuare a stare attenti e cambiare radicalmente le abitudini del rapporto con oggetti di uso comune, che quotidianamente vengono toccati da moltissimi individui, come i tasti degli ascensori, i lettori POS, i bancomat, e anche la merce esposta in negozi e supermercati.
In questo scenario, le tecnologie vocali potrebbero rivelarsi molto utili, aiutando a sostituire appunto il tocco con la voce in una serie di situazioni e azioni quotidiane. Per citare un esempio, in un ospedale della capitale cinese, proprio per limitare le possibilità di contagio, è stato realizzato un ascensore a comando vocale, e l’idea sarà utilizzata anche in altri contesti. Ci ha pensato Spitch, specializzata nello sviluppo e nell’implementazione della tecnologia vocale, a individuare alcuni esempi, forse meno futuristici ma a tutti gli effetti già “pronti” dal punto di vista tecnologico, in cui i comandi vocali possono aiutare a limitare le occasioni di contagio.
Ordini e pagamenti in ristoranti e negozi
Il cibo da asporto farà la parte del leone ancora a lungo nelle nostre vite, cambiando totalmente il volto del settore della ristorazione. Per ovviare alla necessaria riduzione dei coperti nei locali pubblici, ristoranti e pizzerie potranno adottare servizi automatici di prenotazione in linguaggio naturale, in cui il cliente detterà il proprio ordine al telefono grazie alla speech recognition, magari sulla base di un menu inviato prima, e ne riceverà in automatico il riepilogo, sempre via voce oppure email, SMS, WhatsApp o simili.
Il personale potrà ricevere gli ordini direttamente in cucina, e la filiera dedicata al confezionamento concluderà fisicamente la prenotazione. A questo si può aggiungere la possibilità di pagamento telefonico anticipato, con un processo sicuro e veloce in cui il cliente verrà riconosciuto e autorizzato sulla base della propria impronta vocale. A scelta, il cibo potrà essere ritirato in loco attraverso un accesso dedicato o inviato al domicilio del cliente, con una procedura veloce che non implicherà la permanenza nel punto vendita. Inoltre, come naturale evoluzione dell’utilizzo dei totem basati sulla tecnologia touch, Spitch sta lavorando negli USA a un sistema di prenotazione vocale presso fast food e drive-in, in cui la selezione verrà effettuata sul posto usando la voce e il linguaggio naturale.
Consegne a domicilio e tecnologie vocali
Il ruolo dei corrieri si è rivelato fondamentale durante il lockdown, e lo sarà anche nella Fase 2, con la continua crescita dell’e-commerce. Per tutelare sia consumatori sia dipendenti della logistica, è stato chiesto di ridurre al minimo il contatto diretto con i clienti, con modalità di consegna a box automatizzati o all’esterno del domicilio.
In questo scenario, le tecnologie vocali basate su AI e machine learning possono già operare in linguaggio naturale, proprio come nei ristoranti, nella fase dell’ordine e pagamento della merce; tutto ciò vale anche per i supermercati, il cui cliente abituale può essere riconosciuto anche dalla biometria. La conferma della ricezione può avvenire anche con un SMS, nell’ottica di una soluzione integrata e omnichannel, in cui il tracciamento delle spedizioni viene facilmente gestito da una soluzione vocale, applicabile a tutti i settori dell’e-commerce.
Transazioni bancarie via telefono
Anche la banca è un “negozio”, e le aperture sempre garantite in questo periodo hanno seguito regole di prudenza. Limitare i rischi del contatto significa anche incrementare maggiormente procedure già rodate, come pagamenti contactless o via mobile app per i punti vendita, e facilitare in totale osservanza normativa le operazioni di banking virtuale. La biometria vocale, grazie all’elevato livello di sicurezza che le più sofisticate applicazioni sono in grado di garantire, può essere un efficace fattore di identificazione per l’utilizzo dispositivo di conti correnti e carte di credito.
“Ci troviamo a convivere con una situazione straordinaria, che era assolutamente inimmaginabile solo qualche mese fa; proprio per questo dobbiamo adottare, in qualsiasi campo, soluzioni altrettanto straordinarie, con l’obiettivo di ripartire al meglio e in sicurezza. In questo contesto, noi di Spitch siamo convinti che le tecnologie vocali giochino un ruolo innovativo in grado di creare vantaggi significativi per consumatori e aziende”, commenta Rosa Maria Molteni, Marketing and Communication Manager di Spitch Italy.