I System Integrator alla guida della digitalizzazione
Il parere di NTT Italia
Risponde Emanuele Balistreri, Country Managing Director per NTT in Italia
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Quanto ritenete strategico il ruolo del System Integrator nelle scelte di digitalizzazione delle imprese clienti? Ancor prima dello stato di emergenza attuale, abbiamo potuto constatare una maggiore consapevolezza da parte delle aziende italiane nei confronti delle tecnologie, percepite finalmente come servizi per i quali i benefici economici si sommano a quelli di flessibilità, agilità e sicurezza, così come è aumentata la predisposizione verso le nuove infrastrutture, per abbracciare rapidamente le moderne proposte XaaS, ovvero everything as a service.E se l’innovazione è l’unica forma di differenziazione sostenibile, la pressione al cambiamento è ormai estesa in ogni ambito, costringendo a partire anche chi fino a oggi ha vacillato.
Ed è proprio il ruolo del system integrator che indirizza i cambiamenti di mercato dove lo scenario delle infrastrutture non ruota più solo attorno al data center aziendale ma è sempre più distribuito e prevede sempre più infrastrutture in cloud, gestite in modalità as a service, come le tendenze attuali impongono.Un ruolo che deve essere rinnovato, con l’intento di proporsi come azienda ICT a tutto tondo, come è diventata la nostra realtà, capace di concretizzare le logiche “as a service” e “pay per use” e, al contempo, di fornire i servizi con un modello più tradizionale, ma con un nuovo approccio, per guidare il cliente nel percorso di trasformazione e nella scelta della soluzione più adatta. Questo anche in virtù del fatto che il livello di diffusione dei progetti di trasformazione digitale è stato principalmente influenzato da una motivazione prettamente concorrenziale e focalizzato su due macro obiettivi: rendere più efficienti i processi interni e offrire una migliore customer experience.
Nell’emergenza Coronavirus per molte aziende italiane non è stato facile mantenere una continuità operativa. In generale, come giudicate il rapporto delle aziende italiane con la business continuity e in che modo un system integrator può aiutarle ad affrontarla? Le misure di urgenza imposte in questo particolare momento e le previsioni future, in un’ottica di contenimento per molti mesi a venire, lascia intravvedere nuovi scenari su cui molte aziende si rifocalizzeranno. I progetti di digitalizzazione, a mio avviso, non rallenteranno, anzi, si accentueranno orientandosi però su obiettivi e orizzonti differenti. Una delle aree che in queste settimane ha avuto un improvviso balzo ma che necessita di maggiore razionalità è lo smart working, che oggi vive una fase di emergenza per garantire la continuità dei processi aziendali, compatibilmente con le misure governative prescritte. Questa accelerazione ha evidenziato come molte aziende non siano ancora pronte e quanto ancora ci sia da fare per implementare una reale collaborazione moderna che unificando le persone e il loro modo di lavorare può davvero garantire la continuità aziendale.
Per questo occorre un vero cambio culturale e di visione, perché se da un lato la tecnologia disponibile è l’abilitatore di un futuro connesso, dall’altro, la creazione di un ambiente lavorativo, dove vengono stabiliti nuove priorità comportamentali e nuovi indicatori di prestazioni, costituisce il fattore chiave di successo della trasformazione del business. Le parole d’ordine saranno la fruibilità da remoto dei servizi, la possibilità di bilanciare meglio il rapporto tra vita privata e lavoro che, anche se dettata da una maggiore distanza sociale, deve prevedere modalità di lavoro più inclusive.
In quali modi un system integrator riesce ad affiancare e completare le proposizioni dei diversi vendor? Il system integrator deve offrire un supporto consulenziale, per aiutare rapidamente le organizzazioni a definire la loro maturità, comprendere le loro aree critiche e identificare i rischi, e aiutarle a determinare il modo migliore per attivare le moderne soluzioni di collaborazione più ottimali e specifiche che, unitamente alla fornitura di servizi, garantisce la continuità operativa in qualsiasi circostanza. Questo non può prescindere dalla collaborazione, co-operazione e co-innovazione con l’ecosistema di partner e vendor e al loro approccio decisamente client centric, per riuscire a disegnare e implementare l’infrastruttura tecnologia più idonea per accelerare il processo di innovazione.
I System Integrator alla guida della digitalizzazione
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