Quali ritenete siano, dal vostro punto di vista, le sfide principali che i CIO italiani si trovano ora davanti? La strategia tecnologica e la vision a lungo termine sono gli ambiti su cui focalizzare la propria attenzione in questo momento. Parlare di innovazione è frequente per molte aziende ma quanta innovazione riesce poi a trovare luce nell'operatività quotidiana? Spesso si è legati a tecnologie old style, così tanto da rimandare la loro evoluzione. Questa “garanzia” di stabilità e tranquillità rallenta notevolmente lo sviluppo del business, sacrificando il reale potenziale delle nuove tecnologie e costringe poi i CIO a effettuare repentini cambi in corsa per non entrare nell'obsolescenza di sistemi e prodotti. I paradigmi produttivi sono ormai cambiati ed è fondamentale per le aziende innovare ed evolvere per restare sul mercato e crescere ancora in competitività. Gli sforzi richiesti per farlo non sono banali. Dall’aggiornamento delle competenze fino alla sensibilizzazione del personale, il processo di trasformation coinvolge tutti i settori.
Quanto ritenete che l’emergenza Covid-19 abbia modificato le priorità tecnologiche per i CIO italiani? Durante l'emergenza si è scatenata una specie di corsa alla digitalizzazione. Le aziende legate ai vecchi paradigmi hanno scelto differenti strade e, come sempre accade per le decisioni dettate dalla fretta e dalla frenesia, molte di queste sono risultate poco efficaci o, peggio ancora, poco sicure. Le aziende che avevano già intrapreso un percorso di trasformazione e innovazione digitale, invece, hanno soltanto accelerato ciò che era previsto. È palese l'efficienza dello smart working, malvisto nel nostro Paese fino a pochi mesi fa. È evidente e sta emergendo sempre più che gli investimenti IT servono sia per la continuità del business sia per esplorare nuove opportunità di mercato.
In che modo aziende come la vostra possono affiancare i CIO italiani nell’affrontare le loro nuove necessità? Con gway aiutiamo le imprese a vedere e realizzare il loro il futuro digitale. Grazie alla costante ricerca di nuove competenze, alla continua formazione interna e alla sinergia con R1 Group di cui facciamo parte, favoriamo quella che per alcuni è una vera e propria "metamorfosi". Ci piace definire la nostra azienda "agnostica" dal punto di vista tecnologico: aiutiamo strategicamente la modernizzazione dei processi di business adattando la tecnologia all'esigenza e non il contrario. Il primo passo per consigliare il cliente, e per poi abilitarlo alla trasformazione, è la conoscenza, che ci consente di individuare strade alternative e migliori soluzioni, anche su un percorso già avviato. Facciamo un vero lavoro di scouting tecnologico per questo, proprio per fornire la migliore tecnologia che il mercato offre per una determinata necessità.
Le sfide del nuovo CIO
Puoi trovare la versione completa dello speciale sulla rivista "ImpresaCity Magazine"