Quali ritenete siano, dal vostro punto di vista, le sfide principali che i CIO italiani si trovano ora davanti?
A sei mesi dall’inizio dell’emergenza, possiamo ritenere conclusa la “prima fase”, quella in cui le aziende, e con loro i CIO, si sono focalizzati sul garantire i servizi per la continuità del business della propria impresa e con una particolare attenzione alla riduzione dei costi. Questo ha significato mettere in sicurezza le infrastrutture e fare in modo che tutti i dipendenti fossero dotati degli strumenti tecnologici necessari per continuare il proprio lavoro. Oggi si deve guardare alla “seconda fase”, quella della costruzione di nuovo valore basato sulle capacità che le aziende, ovviamente attraverso il loro management e i dipendenti, hanno appreso – anche se in un modo che nessuno avrebbe potuto immaginare, sui nuovi processi e flussi digitali che si sono implementati e sui nuovi comportamenti sempre più ibridi, tra digitale e fisico che i consumatori/utenti/lavoratori hanno acquisito. È il momento per guardare avanti e comprendere che, come sempre, anche questo inaspettato e brusco cambio strutturale può essere foriero di nuove opportunità di business.  

Quanto ritenete che l’emergenza Covid-19 abbia modificato le priorità tecnologiche per i CIO italiani?
Credo che l’emergenza Covid-19 abbia accelerato dei trend che erano già in atto e che si sarebbero probabilmente compiuti in un lasso di tempo più lungo. Prendo a esempio un dato per me emblematico. Secondo dati Nielsen, nel mese di marzo 2021 l’e-commerce ha avuto un incremento dell’81% tra i consumatori. La situazione contingente ha spinto i consumatori ad adottare o a incrementare comportamenti che, senza una spinta, sarebbero rimasti sopiti ancora per molto. Questo ha portato a un utilizzo della tecnologia più massivo e su più categorie di persone. Di conseguenza a una diffusione e a una richiesta di tecnologia da parte delle aziende sempre maggiore. E questo si ripercuoterà su tante decisioni che i CIO delle diverse aziende dovranno prendere nei prossimi mesi. Un esempio per tutti rispetto al tema della sicurezza: sappiamo che in questi mesi di emergenza si sono moltiplicati gli attacchi hacker. Una delle priorità dei CIO sarà sicuramente quella di rendere la propria forza lavoro in grado di lavorare in sicurezza, dotandoli di strumento adeguati, e di dotare la propria di infrastrutture che consentano uno scambio sicuro di informazioni e dati tra i loro clienti e partner. 

In che modo aziende come la vostra possono affiancare i CIO italiani nell’affrontare le loro nuove necessità?
Finix Technology Solutions, come hub tecnologico che si è impegnata a supportare la trasformazione digitale, ha il compito di fornire la tecnologia e le soluzioni di cui le aziende hanno bisogno per continuare a cavalcare questo trend di innovazione che ormai è inarrestabile. Se la spinta in questa direzione prima era forte, perché necessaria, oggi lo è ancora di più, perché essenziale. Finix fornisce le soluzioni di Fujitsu che permettono di dotarsi di infrastrutture in grado di mettere i dati al centro del proprio business e di supportare le necessità di una forza lavoro con esigenze sempre più flessibili, oltre a soluzioni di eccellenze tecnologiche a supporto della trasformazione digitale delle aziende in ambito sicurezza, IoT e AI avanzata, lanciate negli ultimi mesi.